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Caro energia, scatta la protesta dei pubblici esercizi: insegne spente il 15 settembre

Caro energia, scatta la protesta dei pubblici esercizi: insegne spente il 15 settembre

Sono tante le aziende destinate alla chiusura in assenza di interventi concreti dfa parte del governo

Parte la mobilitazione degli esercenti di ogni settore promossa dalla Fipe Confcommercio contro il caro bollette che sta mettendo in ginocchio tantissime aziende.

Da qui l’iniziativa indetta per domani 15 settembre: a partire dalle 20 i titolari attività commerciali e
dei servizi di ristorazione spegneranno le proprie insegne.

“Il buio di un’insegna forse non dà nell’occhio – dichiara Maurizio Filoramo, presidente provinciale della Fipe –
ma spegnere le insegne di intere vie dà prova di quello che davvero può accadere se non troviamo una soluzione”.

Ma Confcommercio, che abbraccia l’intero comparto del terziario, estende a tutte le attività l’invito a partecipare
all’iniziativa nazionale: ffiggendo in vetrina la locandina “così si potrà dare voce a tutti gli imprenditori la cui attività è messa a dura prova dal caro energia”.

“Siamo dinanzi all’ennesima crisi sociale – continua Filoramo – gli imprenditori sono con le spalle al muro: o pagano le bollette o pagano il personale, consapevoli che la riduzione degli impiegati non consente di fornire il servizio ed il mancato pagamento delle forniture porta alla chiusura inevitabile dell’attività”.

Tra le proposte avanzate dal mondo associativo al governo  per far fronte al caro energia c’è il credito di imposta all’80% sulla differenza di
bolletta registrato.

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