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Vendita Lukoil, Nicita ammonisce: “Subito Golden Power per prescrizioni su investimenti, lavoro e ambiente”

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Il senatore siracusano bacchetta la società per il cambio di rotta dopo la pubblicazione del decreto sull’amministrazione temporanea pubblica e il ritardo del governo nell’attivarla

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“Si attivino da subito, senza indugio, le prerogative che la legislazione sul Golden Power attribuisce a infrastrutture critiche nazionali, come l’impianto Isab al fine di monitorare il processo di vendita, valutare i programmi di investimento e vincolarli a prescrizioni volte a tutelare occupazione, salute e ambiente”.

Così interviene ilsenatore siracusano del Pd, Antonio Nicita dopo l’annuncio da parte di Litasco della vendita della raffineria alla Goi Energy.

“Questo annuncio – dichiara – arriva dopo mesi in cui l’attuale proprietà ha drammatizzato la chiusura dell’impianto a causa dell’asserita impossibilità di attivare linee di credito per l’importazione di petrolio non russo, dopo il 5 dicembre.

Dopo la pubblicazione del Decreto che conferiva al Governo la facoltà di attivare l’amministrazione temporanea per la società Litasco/Lukoil, secondo il modello tedesco di Rosneft – prosegue Nicita – la società aveva stupito tutti chiarendo che, grazie alla Comfort letter del Governo, e contrariamente a quanto da essa sempre sostenuto, avrebbe potuto continuare con mezzi propri l’importazione di petrolio non russo, annunciando al contempo la volontà di vendere l’asset.

L’annuncio della vendita di Lukoil oggi – spiega ancora – non risolve le criticità emerse nell’ultimo anno, ovvero la fragilità del sistema produttivo industriale del Siracusano, pure così rilevante per l’economia nazionale e locale, in un contesto esposto, da un lato a dinamiche congiunturali e geopolitiche e dall’altro alla necessità di investimenti in transizione ecologica ed energetica capaci di mantenere e riqualificare l’occupazione.

Il Governo – ammonisce il senatore – avrebbe già dovuto esercitare senza ritardo, in questo contesto così complesso, l’opzione di amministrazione temporanea pubblica di gestione, per mettere in sicurezza – conclude Nicita – prima di ogni ipotesi di vendita, il futuro della sostenibilità economica e ambientale dell’area, anche con il coinvolgimento di altri attori pubblici”.

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