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Siracusa, omicidio del 30enne nigeriano alla Borgata: fermato un connazionale della vittima

Siracusa, omicidio del 30enne nigeriano alla Borgata: fermato un connazionale della vittima

Si tratta di un 23enne che è stato rintracciato a Catania

E’ stato rintracciato a Catania il presunto autore dell’omicidio del 30enne nigeriano compiuto nel pomeriggio di lunedì 12 luglio in via Re Ierone, nel quartiere della Borgata, a Siracusa. Si tratta di un 23enne, connazionale della vittima, già noto alle forze dell’ordine che, in più di un’occasione, si è scagliato anche contro le forze di Polizia, intervenute per placare le sue azioni violente.

Le dichiarazioni rese da alcuni testimoni e i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona hanno consentito agli investigatori della Squadra Mobile di ricostruire l’accaduto: alle 16:20 di lunedì tra la vittima e l’aggressore scoppia una lite con la vittima che sferra un pugno al 23enne, procurandogli una ferita all’arcata sopraccigliare. Per vendicarsi quest’ultimo, nelle ore successive, si mette in cerca della vittima che rintraccia alle 17:58 in via Pindaro. Qui estrae un grosso coltello che aveva nella borsa e sferra alcuni fendenti, di cui uno mortale, per poi darsi a precipitosa fuga.

Partono le ricerche, cominciando dall’ispezione di tutti i luoghi segnalati come possibili dimore di fortuna, che però danno esito negativo. Emerge allora la possibilità che il 23enne possa trovarsi a Catania, è viene quindi inserita una nota di rintraccio ad hoc.

Alle 23:30 del 13 luglio un assistente capo in forza presso la Questura di Catania, libero dal servizio, mentre transita da via De Pasquale, viene informato della presenza di un giovane nigeriano sospettato di aver perpetrato un omicidio ai danni di connazionale. Dopo l’identificazione, arriva la conferma che si tratta della stessa persona oggetto della nota di rintraccio.

Da qui il fermo per omicidio operato dagli uomini della Squadra Mobile di Siracusa e dell’Upgsp della Questura di Catania. Il 23enne è stato ristretto nella casa circondariale di Catania in attesa dell’udienza di convalida.

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