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Siracusa candidata a “Capitale della cultura 2024”: il Comitato prepara l’audizione del 4 marzo

Siracusa candidata a "Capitale della cultura 2024": il Comitato prepara l'audizione del 4 marzo

Nel dossier 15 interventi di recupero con l’apertura di 6 siti, oltre a una serie di iniziative culturali di respiro internazionale

Tra meno di un mese l’audizione in videoconferenza con la commissione che selezionerà la città che si aggiudicherà il titolo di “Capitale della cultura 2024”.

Siracusa è tra le 10 finaliste e questa mattina, proprio in vista dell’audizione, si è  riunito il Comitato promotore .

I relatori avranno un’ora di tempo, mezz’ora autogestita e mezz’ora di domande e risposte, per convincere che la città, al di là del patrimonio e della storia ineguagliabile, ha risorse, professionalità e competenze per mettere in campo iniziative coerenti e organiche di sviluppo culturale che guardano al futuro.

Il sindaco Francesco Italia, aprendo i lavori, ha definito Siracusa un “polo culturale di assoluto rilievo internazionale, un vero e proprio forum della cultura.

Il dossier – ha aggiunto Italia – è fatto di progetti concreti che comunque saranno in gran parte realizzati a prescindere dall’esito della candidatura. Lavoreremo affinché ciò accada e sapendo che nel 2024 saremo la prima città d’Italia a ospitare il congresso mondiale della guide turistiche”.

“Con le 150 audizioni svolte in fase di preparazione del dossier – ha detto l’assessore Granata – abbiamo svolto un lavoro che comunque tornerà utile per molti anni ancora. Sono state elaborate idee alle quali dobbiamo impegnarci fin da subito, nella marcia di avvicinamento al 2024”.

Il dossier racconta 15 interventi di recupero con l’apertura di 6 siti: utilizzando una prima parte dei 40 milioni di investimento previsti saranno riaperte le Latomie dei cappuccini con il Teatro di verdura; saranno inaugurati il Museo del cinema nell’ex Chiesa dei cavalieri di Malta e lo spazio pubblico nella ex sede del Liceo classico “Tommaso Gargallo”; riaprirà la cripta della Chiesa del collegio e potrebbe essere portata a termine la riqualificazione del Porto piccolo per la realizzazione di un rinnovato water front nel cuore della città.

Sono state programmate 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; saranno approfondite le figure di 11 personaggi della storia siracusana

A tutti ciò si aggiunge l’appuntamento fisso con le Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda (che nel 2024 coincideranno con i 110 anni della prima messa in scena).

Per Umberto Croppi, direttore di Federculture e coordinatore del dossier, presentando la città alla commissione sarà importante “puntare sulla qualità dei progetti che devono avere alcune precise caratteristiche: coralità, praticabilità e capacità di durare ben oltre il 2024”.

Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia e componente del gruppo redazionale del dossier (assieme a Paolo Cipollini, Luca Introini, Costanza Messina e Francesca Neri) ha evidenziato come tutta la città sarà coinvolta e che gli interventi preparatori e gli eventi riguarderanno in gran parte anche le periferie con un più 10 per cento di nuova occupazione legata alle iniziative previste nel dossier.

Infine, parole di ottimismo sono venute dal soprintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, per il quale la candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura 2024 è un’opportunità per tutta la Sicilia e dunque richiede l’impegno anche delle altre province e della Regione.

Nel dibattito sono intervenuti Antonio Risuglia (La città che vorrei); Corrado Bonfanti e Fulvia Toscano come rappresentanti di due enti partner dell’iniziativa, il Distretto culturale del sudest e il Parco archeologico di Naxos; il filosofo Roberto Fai; Vittorio Pianese, del Patto di responsabilità sociale; Giuseppe Rosano di Noi Albergatori; la dirigente scolastica Teresella Celesti; l’ex soprintendente ai Beni culturali di Siracusa, Mariella Muti.

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