Si resta dunque in attesa delle decisioni del presidente Musumeci sul destino della maggioranza dei Comuni della provincia di Siracusa nei quali l’incidenza è da zona ad alto rischio
Il governo regionale interviene sul dibattito in atto sul rientro a scuola dopo le festività natalizie.
A seguito di un confronto sul tema tra il presidente Musumeci e gli assessori all’istruzione Lagalla e alla Salute Razza, questa la posizione che non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto era già noto: “Le norme vigenti consentono alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di “zona arancione” o “zona rossa”.
La Sicilia – precisano – è nella fase attuale in “zona gialla”, quindi deve applicare le norme nazionali con il rientro in classe e la ripresa delle lezioni in presenza dal 10 gennaio”.
Il governo regionale sollecita, a questo punto, l’attività di supporto operativo e di fornitura di dispositivi Ffp2 che sono state delegate alla Struttura Commissariale nazionale.
“Faranno eccezione – precisa la nota – nel rispetto delle prerogative regionali, le “zone ad alta densità di contagi” dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria”.
Si resta dunque in attesa delle decisioni del presidente Musumeci sul destino della maggioranza dei Comuni della provincia di Siracusa nei quali l’incidenza, allo stato attuale, è da zona ad alto rischio.
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