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Posa della prima pietra della nuova Cittadella giudiziaria di Catania

Posa della prima pietra della nuova Cittadella giudiziaria di Catania

Accoglierà gli uffici della giustizia civile e del lavoro e le sedi di Polizia, Carabinieri, Guardia e Finanza e Polizia municipale

Via ai lavori per la costruzione della nuova Cittadella giudiziaria di Catania e della grande area urbana sul mare aperta alla città.

Questa mattina, in viale Africa, è stata posta la prima pietra dell’opera, dando avvio ufficiale al cantiere per la realizzazione dell’ampia piazza e del nuovo edificio che ospiterà gli uffici della giustizia civile e del lavoro.

Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il presidente della Corte d’Appello di Catania Filippo Pennisi.

“Il nuovo Palazzo di giustizia di Catania è parte dell’edilizia pubblica di cui si arricchisce la nostra Isola – ha sottolineato il presidente Musumeci – con un impegno progettuale e finanziario da parte della Regione che spesso si sostituisce allo Stato. È un’importante opera pubblica attesa da vent’anni”.

“Un progetto – ha aggiunto l’assessore Marco Falcone – che coniuga le esigenze dell’amministrazione giudiziaria con quelle dei cittadini, accorpando uffici sparsi in 21 sedi differenti in un unico luogo, permettendoci di armonizzare l’utile con il bello”.

I nuovi uffici giudiziari di Catania saranno realizzati nel lotto dove sorgeva l’ex Palazzo delle poste di viale Africa.

La nuova “cittadella” accoglierà le sezioni di Tribunale civile e Corte d’appello per quanto riguarda Civile e Lavoro; oltre  alle sedi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili urbani del Comune di Catania.

I progettisti hanno immaginato un ambiente integrato alla città, dotato di spazi pubblici che si coniugano agli spazi destinati alle attività lavorative. Una relazione sottolineata dalla presenza di una grande piazza aperta sul mare.

Due volumi sovrapposti, denominati Blocco 1 (tre livelli: 0, 1 e 2) e Blocco 2 (due livelli: 3 e 4), sono interamente dedicati al Tribunale civile e alla Corte d’appello.

Il terzo, Blocco 3 (due livelli: 0 ed 1), è destinato alle forze dell’ordine. Il Blocco 1 e il Blocco 3, posti a quota della piazza, accolgono le funzioni per le quali è maggiore l’afflusso di pubblico, mentre il Blocco 2, sovrastante la piazza e collegato al Blocco 1, ospita funzioni e spazi più riservati.

Saranno previsti anche locali a disposizione per eventuali funzioni commerciali o di ristoro, e due piani dedicati a parcheggio.

L’edificio, come illustrato dai progettisti, parla il linguaggio della sostenibilità e può contare su scelte progettuali che prevedono l’impiego di fonti di energia rinnovabile, recupero delle risorse, uso di materiali riciclati e riciclabili

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