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Porto di Siracusa, Saetta (Idea) sollecita l’avvio di un confronto tecnico e politico

Porto di Siracusa, Saetta (Idea) sollecita l'avvio di un confronto tecnico e politico

Il coordinatore provinciale del movimento rivendica un ruolo di peso per Siracusa

“Il Porto di Siracusa e il suo ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema meriterebbero un maggiore interessamento della politica locale”.

Lo afferma Nicolò Saetta, coordinatore siracusano del movimento politico Idea.

“La questione fondamentale attiene alle condizioni di ingresso del Porto, ad oggi regolato solo da legge statale tramite decreto soggetto ad approvazione del Parlamento nazionale. Si tratta di una prassi sicuramente lunga e che vedrà diversi soggetti politici coinvolti”.

Il movimento pone l’accento sul ruolo che dovrebbe rivestire la città di Siracusa nella scelta.

“Non avere capacità di incidere e non essere in condizione paritaria con Augusta e Catania – sottolinea il coordinatore di Idea – porterebbe Siracusa, come ormai da anni siamo stati abituati, ad essere fanalino di coda, senza capacità decisionali sui grandi temi e relegata solo al cortile di casa propria.

Noi, invece, riteniamo giusto che sia alla pari con gli altri soggetti. Invero, la notizia che l’ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema possa portare soldi alle casse comunali è falsa, visto che ad oggi i tributi pagati finiscono in parte alla Regione e in parte allo Stato.

Con l’ingresso di Siracusa, invece, parte di quei soldi resterebbero all’Autorità Portuale e non al Comune, senza avere garanzie che i fondi vengano poi investiti in città”.

Per il rilancio di Siracusa, secondo Idea, urge il confronto sui temi con le realtà politiche presenti sul territorio:“Il Porto di Siracusa ha tutte le carte in regola per svolgere un ruolo alla pari con gli altri porti della Sicilia orientale: quest’anno l’affluenza dei turisti da navi da crociera è stata pari a quella di Catania.

Il pontile di Santa Panagia, inoltre, rappresenta un importante realtà strategica per il Mediterraneo e non solo.

Riteniamo che debba esserci un confronto tecnico e politico su tale prospettiva e siamo pronti a sederci a un tavolo per il bene della città”.

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