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Pd e centrodestra siracusani pronti a dialogare, Di Lorenzo (Azione): “Santa alleanza contro l’attuale amministrazione come nel 2018”

Pd e centrodestra siracusani pronti a dialogare, Di Lorenzo (Azione): "Santa alleanza contro l'attuale amministrazione come nel 2018"

Un intervento che segna la rottura definitiva tra amministrazione e Partito Democratico con la cancellazione di qualsiasi possibilità di riavvicinamento, semmai ci fosse stata

Replica al vetriolo alla nota del dirigente del Pd siracusano Salvo Baio, riguardo l’appello al dialogo lanciato alle forze politiche cittadine e raccolto dai partiti del centrodestra. La nota, che di seguito pubblichiamo, porta la firma di Giovanni Di Lorenzo di Azione, il movimento di riferimento del sindaco, Francesco Italia, con Di Lorenzo che non lesina attacchi a Baio e che parla di “santa alleanza contro l’attuale Amministrazione”:

“Il Re è nudo, verrebbe da esordire. Finalmente. L’avere raccolto l’”appello” al dialogo, rivolto dai Pd alle altre forze politiche cittadine, ci restituisce la cartina di tornasole di quello che è stato, ma anche di ciò che potrà essere. E non ritengo sia un caso che a lanciare l’appello al dialogo sia stato proprio il “dirigente” del Pd (prima sospeso ed oggi autoriassorbito) Salvo Baio.

Non bisogna fare uno sforzo eccessivo per ricordare il “mandato esplorativo” affidato dalla Dc, segnatamente quella andreottiana, nei primi anni 90, allo stesso Salvo Baio. Mandato esplorativo che lo pose a capo della Provincia Regionale di Siracusa per qualche tempo, con una maggioranza eterogenea, cencelliananamente determinata.

Successivamente lo stesso Baio fu Presidente di Sogeas, ma sono tempi più recenti; ciò che salta oggi all’occhio è il palese tentativo di restaurazione di quel trasversalismo politico che ha determinato il governo degli enti locali siracusani, soprattutto dall’avvento del nuovo millennio.

Una ipotesi di restaurazione di cui il motore è lo stesso Pd ed al cui tavolo siederebbero Lega e Forza Italia. Per gli altri esercizi di memoria ci sarà tutto il tempo necessario; per ricordare il sacco urbanistico perpetuato ai danni di ogni siracusano con il nuovo Prg del 2007, per spiegare le quattro società miste che avrebbero dovuto gestire i servizi esternalizzati, mai entrate in funzione ma i cui Presidenti furono regolarmente retribuiti, oggi il dato politico è uno ed uno solo: una santa alleanza contro l’attuale Amministrazione, da destra a sinistra, con protagonisti e figuranti (o con Nani e Ballerine come avrebbe detto qualcuno), come già avvenne nel 2018.

Il dato rilevante è proprio quello che la proposta sia partita da uno dei tanti Pd siracusani, più o meno eterodiretto, ma da una di quelle componenti politiche. E non è certo un dato da sottovalutare, se pensiamo che gran parte di questi Pd che oggi dominano la scena politica siracusana, condividono molti “valori” con la controparte che raccoglie l’invito al dialogo.

Entrambi non hanno avuto il coraggio di dire una sola parola contro i noti accadimenti giudiziari di sistema siracusa, qualcuno li ha pure agevolati con la propria azione politica, qualche altro transmigro non ha trovato di meglio da fare che girarsi dall’altra parte. E’ questo il bene della Città che costoro vogliono costruire? E’ l’essersi apertamente schierati contro l’acqua pubblica il bene dei siracusani? O il non aver saputo essere presenti sui problemi quotidiani?

Se questo è il Pd che riesce ad esprimere questa provincia, governato eterogeneamente dai soliti noti, allora è meglio, per il bene di Siracusa, che stia lontano anni luce da una Giunta che con grande difficoltà ha operato una scelta di netta rottura con il passato; alle volte anche con il passato più prossimo.

Baio mente quando lamenta un deficit di dialogo sui problemi della Città. Tutto il cartello elettorale, e quindi anche i Pd, hanno sempre mantenuto interlocuzione con Sindaco ed Amministrazione. Cosa diversa è che il Segretario cittadino dei Pd abbia approfittato degli incontri per chiedere, sistematicamente, il terzo assessore in Giunta.

La narrazione di Baio sull’incontro di maggioranza dello scorso giovedì, oltre ad essere fallace nei contenuti, esprime profonda malafede quando relega tutto alla ricandidatura di Francesco Italia, argomento di cui non si è parlato. Al centro di un dibattito durato oltre tre ore (lampo?) sono stati molti temi, ovviamente amministrativi e politici.

Come non risponde a verità la riferita pausa di riflessione di Lealtà e Condivisione che, presente in nutrita delegazione, riferirà ai propri organismi interni ma continua ad essere rappresentata in Giunta. Per il bene di ogni siracusano e per il bene della Città non deve essere questo Pd, bugiardo per bocca dei suoi massimi dirigenti, a non volere parlare con la Giunta Italia.

Non si può parlare con chi auspica e favorisce la restaurazione di quello che, solo per loro, è stato un glorioso passato. La restaurazione di un vero e proprio “sistema” politico siracusano. Cui prodest mentiri?”

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