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Parco degli Iblei, associazioni ambientaliste e culturali scrivono ai sindaci: “Approvate perimetrazione e zonizzazione”

Parco degli Iblei, associazioni ambientaliste e culturali scrivono ai sindaci: "Approvate perimetrazione e zonizzazione"

“Non istituire il Parco – sostengono – significherebbe soggiacere alle limitazioni già imposte da leggi e regolamenti, senza sfruttare i vantaggi che il parco comporta”

Associazioni ambientaliste e culturali scrivono ai sindaci coinvolti nell’istituzione del Parco degli Iblei per sottolinearne i benefici, anche economici.

La lettera aperta porta la firma di Natura Sicula, Legambiente Siracusa, Acquanuvena, Sicilia Antica,
Un’altra storia Sicilia, La Brigata rosa, Gruppo Ad Gentes, Wwf Sicilia sud orientale, Federescursionismo Sicilia.

“Gli Iblei – si legge nella lettera – sono già un parco dal punto di vista fisico. In esso vi ricadono ben 16 Siti di interesse comunitario per una superficie complessiva di 27.847 ha.; 5 sono le riserve naturali per una superficie pari a 4913 ha.; vi sono inoltre circa 21.000 ha di boschi demaniali e privati; 2 geositi; 9 siti archeologici di aree complesse e qualche decina di siti archeologici di entità minore.

Infine – si spiega ancora – buona parte dell’intera zona, risulta sottoposta a vincolo idrogeologico e in gran parte a vincolo paesaggistico, e in virtù di questo è vigente dal 2012 il piano paesaggistico degli ambiti 14 e 17.

Non istituire il Parco – evidenziano le associazioni – significherebbe soggiacere alle limitazioni già imposte dalle leggi e dai regolamenti di riferimento, senza sfruttare i vantaggi che il parco comporta.

Un “brand” del Parco degli Iblei – proseguono – se opportunamente inserito nel circuito mediatico nazionale e internazionale, darebbe finalmente dignità a un ambiente che da millenni conosce la presenza dell’uomo che ha saputo convivere con la natura.

Il Parco – fanno notare – avrebbe sicuramente maggiore capacità di attrazione di fondi pubblici, a cominciare da quelli europei, ma anche opportunità di ricerca e studio collegati ai centri nazionali e internazionali che potranno attrarre giovani ricercatori ambientali.

E potrebbe favorire – concludono – la nascita di una cultura imprenditoriale e di microaziende, soprattutto presso i giovani”

Da qui l’invito rivolto ai Sindaci dei Comuni coinvolti ad accogliere favorevolmente la perimetrazione e zonizzazione proposta dall’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e dal Mite.

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