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“Operazione Gemini”: 6 arresti per spaccio ad Avola VIDEO

Gli indagati gestivano h24 la piazza di spaccio nella zona delle case popolari di via Santa Lucia e via Boccaccio

Operazione antidroga denominata “Gemini” portata a termine la scorsa dagli uomini del Commisaariato di Avola con 6 arresti.

I poliziotti  hanno eseguito, in ottemperanza dell’Ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari, 4 misure di Custodia Cautelare in carcere e altri 2 di arresti domiciliari.

I 6 destinatari delle misure sono indagati per “produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope” aggravato, per avere, in concorso tra loro, organizzato l’approvvigionamento, la suddivisione in dosi e spaccio di cocaina ed eroina.

Inoltre, i vertici dell’organizzazione si servivano anche del contributo materiale e morale di terzi che spacciavano al dettaglio secondo precise fasce orarie e percependo in cambio una remunerazione fissa giornaliera.

Nella “piazza di spaccio” sono state riscontrare oltre 150 cessioni giornaliere con, conseguenti, ingenti profitti economici, pari a diverse decine di migliaia di euro.

Le indagini avrebbero appurato che la piazza di spaccio fosse sottoposta al controllo di due persone: uno gestiva lo spaccio di cocaina ed il secondo organizzavalo spaccio di eroina.

La cessione della cocaina avveniva di giorno attraverso un pusher di sua fiducia a fronte di un corrispettivo giornaliero.

L’organizzazione risultava capillare e precisa: il venditore “al dettaglio” operava nel piazzale delle case popolari, con l’incarico di smerciare lo stupefacente dalle 8 alle 20 (domeniche escluse).

Oogni mattino, prelevava lo stupefacente all’interno della palazzina adiacente, lo occultava sotto piccoli depositi di terra presenti ai bordi di un muro perimetrale, in attesa dell’arrivo degli assuntori.

Il “servizio” era assicurato anche di notte e nei giorni festivi con un altro pusher.

In caso di imprevisti l’organizzazione poteva contare su altri pushersempre  reperibili.

La gestione del traffico di eroina, invece, era organizzata in maniera differente: l’altro soggetto, in via prevalente curava personalmente lo smercio, ricevendo gli assuntori vicino all’ingresso della propria abitazione.

Anche in questo caso veniva assicurato l’ approvvigionamento per gli assuntori 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

In tale attività, avrebbe collaborato la moglie dell’uomo.

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