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Nuovo ospedale di Siracusa: l’Rtp pronto a ricorrere contro il nuovo affidamento per la progettazione definitiva

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Il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con a capo lo Studio Plicchi ha già presentato ricorsi contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori e il Nuovo Avviso per la selezione di un nuovo progettista

Il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con a capo lo Studio Plicchi si riserva di tutelarsi anche contro il nuovo affidamento per la progettazione del nuovo ospedale di Siracusa, ritenendolo “illegittimo e foriero di un ulteriore spreco di tempo e risorse per la collettività”.

L’Rtp ha già presentato ricorsi lo scorso 31 gennaio e lo scorso 24 febbraio contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori e il Nuovo Avviso per la selezione di un nuovo progettista.

“La decisione del ricorso presentato a gennaio dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti – si legge in una nota – resterà di competenza della Tar del Lazio contrariamente alle richieste della Struttura Commissariale che aveva richiesto il radicamento della causa avanti il Tar di Catania.

I contenziosi – spiega l’Rtp – sono stati avviati dal raggruppamento con la funzione, da un lato, di respingere ogni addebito rispetto a inadempienze e ritardi nella presentazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economico,
dall’altro di ribadire come il nuovo affidamento sia illegittimo.

Esso comporta, tra l’altro, la possibile sussistenza di tre progettisti (il Rtp per il Pfte, uno per il definitivo e un terzo per l’esecutivo) con effetti nefasti sul progetto, sui tempi e sui costi.

Il Progetto di Fattibilità Tecnico Economico è stato oggetto di approvazione e validazione da parte di tutti gli enti”.

Nella nota viene poi contestata la presenza, nella nuova indagine di mercato, dell’affermazione secondo la quale la nuova gara si è resa necessaria a causa delle presunte inadempienze del vincitore precedente.

Così come viene fatto notare che la nuova procedura persevera nel restare ancorata alla stima delle opere aggiornata al 2019, senza considerare né il trascorrere del tempo, né lo stravolgimento che si è determinato, in termini di costi dei materiali e della manodopera, a seguito della crisi sanitaria mondiale del 2020.

“La non aderenza ai costi reali della stima fatta – insiste l’Rtp – era stata più volte sottoposta all’attenzione della struttura commissariale visto che, solo per l’importo dei lavori l’opera rappresentata dal progetto a base gara costerebbe in realtà circa il 40% in più rispetto all’originario Documento di Programmazione posto alla base del primo concorso di idee”.

L’Rtp con a capo con a capo lo Studio Plicchi contesta anche le tempistiche: “Vengono aumentati i tempi per la consegna della progettazione definitiva rispetto a quelli concessi al Rtp (solo 80 giorni, a fronte comunque dei 90
giorni consentiti al Rti aggiudicatario), ma con uno slittamento in avanti di ulteriori due mesi in ragione della
indizione della nuova procedura.

Se avessimo potuto continuare a lavorare al progetto – conclude – ad oggi si sarebbe già potuto procedere a indire la gara appalto”.

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