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Nuova tassa di soggiorno, A.BB.A.T.:”Si rivedano alcune decisioni”

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Per ovviare alle criticità riscontrate l’associazione ha fornito alcune proposte correttive

“La nuova tassa di soggiorno rischia di creare ulteriori storture e complicazioni, sia per gli operatori, sia per l’Amministrazione comunale”.

A sostenerlo è l’Associazione Abbat che rappresenta quasi duemila gestori di strutture ricettive a Siracusa (locazioni turistiche ed extralberghiere) che sollecita un rinnovato dialogo con tutte le parti interessate e con i decisori, per rivedere in extremis le decisioni prese.

Per ovviare alle criticità riscontrate Abbat ha fornito alcune proposte correttive.

Tra queste quella di una tassa fissa ma con zonizzazione: un approccio misto, ispirato al modello di Venezia, che prevede una tassa fissa, differenziata non solo per stelle, come in origine, ma anche per zone.

“La delibera finale modificata dal Consiglio (tassa proporzionale dal 2 al 4% dell’introito) – spiega l’associazione -pur se teoricamente equa in molti casi, genera difficoltà applicative e di controllo per gli uffici difficilmente superabili in breve tempo, e altre gravi disparità soprattutto per quelle strutture che offrono all-inclusive e servizi extra.

Avevamo chiesto – prosegue Abbat – di mantenere il numero originario di giorni tassabili (4 giorni), non di troppo superiore alla media dei soggiorni a Siracusa (3 giorni), incentivando permanenze più lunghe rispetto ai competitor, invitando l’Amministrazione a valutare il reale impatto sulle entrate del mancato aumento.”

Proposta poi una norma transitoria per preservare le condizioni dei contratti già stipulati, soprattutto per i gruppi,   evitando spiacevoli sorprese per gli ospiti o aggravi per i gestori, con grave danno d’immagine per la città.

Sulla questione della rappresentanza nel settore nella Consulta per il Turismo, Abbat chiede chiarezza.

Proposto, infine, l’esonero per i gestori da mancati pagamenti della tassa da parte degli ospiti, e il mantenimento delle esenzioni esistenti.

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