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Michela Grasso spiega le ragioni della sua candidatura a sindaco di Priolo

Michela Grasso spiega le ragioni della sua candidatura a sindaco di Priolo

La sua azione – tiene ad evidenziare – sarà di discontinuità amministrativa

Mancano ancora diversi mesi alle amministrative del 2023, ma a Priolo c’è già chi ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco.

E’ Michela Grasso, moglie del già sindaco di Priolo Antonello Rizza.

Oggi Michela Grasso in una lunga nota spiega ai suoi concittadini le ragioni della sua scelta.

“Sento forte – dichiara – l’esigenza di provare a cambiare il corso delle cose in questo nostro paese, il cui declino morale, valoriale, economico, politico e amministrativo, ha allontanato le persone perbene, i professionisti, gli uomini e le donne, dalla politica”.

Alla luce del suo giudizio negativo sull’amministrazione attuale aggiunge: “Diventa per me ,  ma credo  anche per tantissimi cittadini disgustati dalla rappresentazione disdicevole che è stata data alla politica e alla gestione della cosa pubblica, un preciso dovere morale ed etico, impegnarsi fattivamente”.

Poi sulle narrazioni che circolano sulla sua candidatura, Michela Grasso è netta: “Avere al mio fianco, un marito che è stato per 10 anni sindaco di questo paese, con risultati per me assolutamente apprezzabili, che mi possa consigliare, è un enorme vantaggio, ma questo non vuol dire in alcun modo, che mi comanda e scelga in vece mia.

Mi circonderò di persone – anticipa – che con me dovranno condividere la stessa gerarchia di valori e priorità, persone preparate, che dovranno consigliarmi, ma l’ultima parola, spetterà unicamente a me”.

Ha le idee chiare su come dovrà essere Priolo: “Un paese, pulito, ordinato, amministrato. Un paese dove si possa ritornare a passeggiare, incontrarsi, divertirsi, un paese dove vengano banditi l’improvvisazione, l’incompetenza, l’anarchia.

Un paese – continua – dove il lavoro sia un diritto e non un favore, dove la politica, la buona politica sia centrale per la valorizzazione del nostro litorale , del nostro patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico, monumentale, volano per le piccole e medie imprese, per il commercio, l’artigianato, il turismo. Un paese dove  la questione ambientale sia centrale.

Occorre un ricambio generazionale del personale politico – annuncia – vero, autentico e non declinato solo come principio o peggio, come esercizio retorico.

Per questo – conclude – mi impegno sin da subito, a coinvolgere i giovani, gli uomini e le donne in un progetto, inclusivo, partecipativo, corale, in una campagna di ascolto sul territorio che ci impegnerà nei prossimi mesi”.

 

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