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Le società miste del settore acqua e rifiuti: la posizione del Forum provinciale per l’acqua pubblica

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Avanzata ai sindaci la richiesta di di “favorire un orientamento politico consapevole dei consiglieri comunali attraverso una seduta aperta”

“E’ una triste realtà che va rimossa quella delle società miste nel settore acqua e rifiuti”: questa la posizione di Alessandro Acquaviva  del Forum provinciale per l’acqua pubblica.

“Ai sindaci e ai sostenitori della privatizzazione del servizio idrico – dichiara – facciamo notare che la legge regionale n. 19 del 2015 , frutto della lunga battaglia del forum regionale , all’art. 4 recita che ‘la gestione del servizio idrico integrato è realizzata senza finalità lucrative, persegue obiettivi di carattere sociale e ambientale ed è finanziata attraverso meccanismi tariffari’.

Quindi la posizione del forum non è ideologica , affascinate e utopistica ma , al contrario, è concreta , attuabile e preferibile.

Anche la legge nazionale n. 152 del 2006 – aggiunge – riconosce l’opzione della gestione pubblica del servizio, che dal nostro punto di vista è la migliore soluzione per la Sicilia .

L’Ati di Agrigento ha affidato nel 2021 la gestione ad un consorzio pubblico costituito da comuni, ha ottenuto i finanziamenti del Pnrr , ha assorbito tutti dipendenti degli ex gestori comunali, ha selezionato il manager e lo staff con un bando pubblico, ha proceduto all’ affidamento dei lavori attraverso atti di evidenza pubblica, ha chiuso in attivo il bilancio e non consentirà alle lobby dell’acqua di sfruttare le risorse locali .

Invece – insiste Acquaviva – le società miste nel settore acque e depurazione hanno lasciato macerie ovunque, hanno consentito ai soci privati di massimizzare i profitti e di scaricare i costi economici e ambientali sui comuni e sui cittadini.

Ci risulta che nel 2022 la Procura di Siracusa avrebbe contestato il reato di disastro ambientale aggravato in relazione all’inquinamento atmosferico e marino, al gestore pubblico-privato dell’impianto I.A.S. , tuttora sotto sequestro, che tratta i reflui dei comuni di Priolo e Melilli e delle aziende del petrolchimico.

In ultimo – prosegue – il pagamento di 6 milioni del comune di Siracusa, quale risarcimento per il mancato ammortamento, a favore della ex società mista So.ge.as che, insieme alla successiva gestione privata Sai 8, ha lasciato alla città di Siracusa una rete idrica fragile e vetusta e un depuratore che scarica i reflui nel porto grande”.

Da qui l’invito rivolto ai Sindaci di collaborare con il forum e di favorire un orientamento politico consapevole dei consiglieri comunali attraverso una seduta aperta agli interventi di associaioni, forze politiche, sindacati e cittadini.

Per questo il Forum ha presentato una richiesta di audizione alla terza commissione consiliare del comune di Siracusa per illustrare ai componenti , e ai capigruppo, le proprie ragioni e costruire insieme una mozione per il consiglio comunale.

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