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L’aliquota Imu a Siracusa resta al 10,6 per mille: bocciati gli emendamenti delle opposizioni

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Gli emendamenti andavno tutti verso la riduzione in determinati casi

L’aliquota Imu a Siracusa resta fissata al 10,6 per mille, misura massima prevista dalla legge.

Lo ha deciso il Consiglio comunale che ha bocciato tutti gli emendamenti proposti dalle  opposizioni.

Tra questi quelli del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu, portandola a 8,60 per mille per quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale, a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale.

Bocciati anche gli altri due emendamenti che riducevano l’ aliquota Imu, ai piccoli imprenditori agricoltori e pensionati che coltivano la propria terra e a quelli rientranti nella categoria catastale C.

Critico il consigliere di FdI, Paolo Cavallaro: “Da oltre 11 anni  l’amministrazione Italia 1 e 2 lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili.

Non si tiene conto della difficoltà delle nuove generazioni – aggiunge – che hanno ereditato le seconde case dai genitori, che avevano vissuto il benessere della lira, e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro.

L’ ennesima occasione persa  – conclude – per ridurre il carico fiscale sui cittadini, aumentando il contrasto all’ evasione e all’elusione fiscale”.

Bocciati anche i 2 emendamenti presentati dai consiglieri comunali Luigi Gennuso, Ferdinando Messina e Leandro Marino di Forza Italia sostenuti dai consiglieri Damiano De Simone e Cosimo Burti.

Il primo che proproneva una riduzione dello 0.60 per mille della tassa sulla seconda casa.

“Con il secondo emendamento si è persa l’occasione – si legge in unan nota – di scongiurare l’emissione e la notifica di cartelle non dovute ai proprietari delle aree di Prg fabbricabili ma rese non fabbricabili dall’entrata in vigore dei divieti del Piano Paesaggistico e dal Parco Archeologico.

Il consiglio comunale di Siracusa – conclude il documento – dopo quattro anni di commissariamento continua a non rappresentare le ragioni di un territorio martoriato e malgovernato”.

Critico anche il commento del gruppo consiliare del Pd che ha visto bocciati anche tutti i suoi emendamenti.

“L’amministrazione Italia, desiderosa solo di fare cassa – scrivono in unannota i sonciglieri Milazzo, Greco e Zappulla –  ha confermato per il 2024 le aliquote imu  nella misura massima, non ascoltando nessuna delle richieste di riduzione avanzate dall’opposizione.

Il Partito Democratico, in particolare – riferiscono – aveva chiesto di esentare dall’imu le seconde case di nonni e genitori concesse con comodato registrato ai parenti in linea retta e collaterale sino al secondo grado, nell’ottica di aiutare le giovani coppie che intendono formare una nuova famiglia.

Aveva chiesto di esentare dall’imu i fabbricati e i terreni degli enti del terzo settore adibiti a scopi istituzionali, nell’ottica di agevolare chi giornalmente svolge attività di volontariato in favore di minori, persone disagiate, ex detenuti.

Aveva chiesto di esentare dall’imu – aggiungono – i terreni agricoli colpiti nell’anno precedente da incendio dovuto a caso fortuito o a fatto di terzi, nell’intento di aiutare concretamente i proprietari che hanno visto letteralmente andare in fumo le loro coltivazioni.

Infine aveva chiesto di ridurre del 50% l’aliquota imu sui terreni agricoli destinati a colture di vegetali o arbusti da impiegare nelle centrali a biomassa o nella produzione di bio carburanti.

Siracusa – concludono – si ritrova oggi con l’imu confermata nell’aliquota massima a fronte di scarsi servizi in termini di traffico cittadino, di parcheggi, di illuminazione pubblica, di rete idrica, di strade periferiche”.

 

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