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Isab, firmato il Decreto ministeriale per la continuità produttiva e la tutela ambiente

massimo nicolazzi

Nel testo indicato il termine di 36 mesi per la messa a norma degli impianti

Firmato oggi dal ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso e dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin il decreto ministeriale sugli stabilimenti Isab S.r.l. (Impianto Igcc e complesso raffinerie), che definisce le misure volte a consentire il bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione, e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.

Nel testo viene stabilito il termine per gli interventi di messa a norma degli impianti, eventualmente previsti nei provvedimenti di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio degli stabilimenti Isab, entro 36 mesi dalla loro emanazione.

Il decreto dispone altresì una serie di misure di coordinamento a livello regionale rispetto agli interventi necessari a risolvere le questioni ambientali riguardanti gli impianti di depurazione gestiti dalla Ias di Priolo e dalla Priolo Servizi nel territorio di Melilli.

“Proprio sulla questione del depuratore – precisa Schifani – il mio governo si è immediatamente attivato nominando qualche mese fa il magistrato Giovanni Ilarda, commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia Orientale, il quale ha lavorato sempre in stretta collaborazione con il ministro Urso”.

“Garantiamo Siracusa attraverso un percorso futuro di sviluppo – dichiara il deputato nazionale di FdI, Cannata – sottolineando l’assetto strategico del polo petrolchimico rispetto a tutta la nazione”

Il decreto ministeriale dà seguito al dpcm firmato il 4 febbraio scorso, che dichiarava il complesso degli stabilimenti di proprietà dell’Isab di interesse strategico nazionale, tenuto conto del settore in cui opera, del numero degli occupati e del rilievo che la produzione assume per l’autonomia energetica del Paese.

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