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la nomina del rettore

Il prof. Carmelo Nigrelli presidente della nuova Struttura didattica speciale di Siracusa

Il prof. Carmelo Nigrelli presidente della nuova Struttura didattica speciale di Siracusa

Sarà alla guida della Struttura per il prossimo quadriennio

Il prof. Fausto Carmelo Nigrelli, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica, è il nuovo presidente della Struttura didattica speciale di Architettura e Patrimonio culturale di Siracusa dell’Università di Catania.

Alla struttura afferiscono da quest’anno le attività del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura, del corso di laurea in Beni culturali – indirizzo Promozione del Patrimonio culturale e della Scuola di specializzazione in Beni archeologici.

Il prof. Nigrelli – dal 2021 presidente in carica della Sds di Architettura – è stato indicato dal rettore Francesco Priolo quale suo delegato alla guida della Struttura di Siracusa, per il prossimo quadriennio.

Il rettore ha inoltre nominato i componenti del Consiglio della Struttura didattica speciale. Dell’organo direttivo, anch’esso di durata quadriennale, faranno parte la prof.ssa Rita Valenti, in qualità di presidente del cdl in Architettura, la prof.ssa Barbara Mancuso, in qualità di presidente del cdl in Beni culturali, il prof. Daniele Malfitana, in qualità di direttore della Scuola di Archeologia.

Inoltre, faranno parte del Consiglio i rappresentanti dei docenti di Architettura Luigi Alini, Paola Barbera, Nicola Impollonia e Bruno Messina, di Beni culturali Monica Centanni e Vittorio Fiore, di Archeologia Pietro Militello, e i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo Rosa Rita Cupani, Salvatore Mezzasalma e Luisiana Vetrano.

Mancano i rappresentanti degli studenti che saranno eletti il 9 e il 10 novembre prossimi.

“Attraverso il confronto tra l’architettura in tutte le sue forme con il mondo professionale legato ai beni culturali, in particolare alla loro promozione, e con l’archeologia – afferma il prof. Nigrelli – sarà possibile accrescere ulteriormente il supporto a un territorio, quello del Val di Noto e più in generale della Sicilia orientale, in cui architettura, beni materiali e immateriali, paesaggio e archeologia costituiscono un unicum irripetibile”.

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