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Depuratore di Augusta, lettera aperta al sindaco Di Mare

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La peoccupazione riguarda il futuro dei lavoratori dell’Ias e per la sicurezza dei loro posti di lavoro

Desta preoccupazione nel sindacato la decisione del sindaco di Augusta Di Mare, di costruire un depuratore per la città senza considerare la possibilità di servirsi del depuratore consortile dell’Ias.

Da qui la lettera aperta che il segretario della Femca Cisl, Alessandro Tripoli ha indirizzato al primo cittadino megarese.

“La recente dichiarazione del neo commissario per l’Ias, ing. Giovanna Picone, riguardo al distacco delle quattro principali aziende del polo industriale dal depuratore consortile, – scrive Tripoli – ha riportato l’attenzione sul futuro della depurazione delle acque anche nella nostra città.

Ed è per questo – aggiunge – che diventa fondamentale affrontare questa tematica con la massima serietà e
responsabilità, considerando sia gli aspetti politico- ambientali sia quelli occupazionali ad essa legati.

Dal punto di vista ambientale – dichiara Tripoli – la depurazione delle acque gioca un ruolo fondamentale nella tutela del nostro territorio e della salute pubblica.

Dal punto di vista occupazionale, in qualità di segretario generale della Femca Cisl – prosegue – sono profondamente preoccupato per il futuro dei lavoratori dell’Ias e per la sicurezza dei loro posti di lavoro.

Per questo  ti invito – scrive Tripoli rivolgendosi a Di Mare – a prendere in seria considerazione la possibilità di riesaminare la costruzione del nuovo depuratore.

È fondamentale promuovere un dialogo costruttivo e trasparente su questo argomento, coinvolgendo tutte le parti interessate e valutando attentamente tutte le possibili alternative.

Qualora dovessi decidere di andare avanti con il tuo progetto – conclude Tripoli – ti esorto allora a utilizzare la
tua influenza politica e quella degli altri sindaci della provincia per impedire il distacco totale delle grandi aziende, facendo pressione sull’interesse pubblico e garantendo così la continuità e la sostenibilità del servizio di depurazione delle acque industriali e civili all’interno dell Ias”.

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