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Concerti al Teatro Greco, Baio e Blancato sul dietro le quinte del rilascio delle autorizzazioni

Concerti al Teatro Greco, Baio e Blancato sul dietro le quinte del rilascio delle autorizzazioni

Il dibattito è “caldo” tanto da essere approdato sulle pagine dei quitidiani nazionali, dal Corriere della Sera al Fatto Quotidiano

Il tema dei concerti pop al Teatro Greco di Siracusa è “caldo” tanto da essere approdato negli ultimi giorni sulle pagine dei quitidiani nazionali, dal Corriere della Sera al Fatto Quotidiano, travalicando i confini locali e regionali.

Oggi l’intervento di Salvo Baio e Mario Blancato che riferiscono sul dietro le quinte del rilascio delle autorizzazioni.

Di seguito la nota integrale:

“Gian Antonio Stella ha descritto mirabilmente sul Corriere della Sera di domenica scorsa “l’agonia del Teatro greco” e non ha mancato di rimarcare l’indifferenza di quelli che avrebbero dovuto prendersene cura e non l’hanno fatto.

Per quasi nove mesi, esattamente per 267 giorni, il teatro nel 2022 è stato invisibile perché “imbottito” dalla copertura lignea che impedisce ai visitatori di poter ammirare la cavea che gli antichi Greci scavarono nella roccia.

Eppure nella Carta di Siracusa del 2005 è scritto che i principali fruitori del Teatro Greco sono gli studiosi e soprattutto i visitatori.

Ma figurarsi se “dettagli” del genere possono interessare al duo Italia-Granata: quando si tratta di spettacoli musicali, pop o rock che siano, i due spalancano la cavea del teatro e poco importa se si tratta di un bene culturale patrimonio dell’umanità. I diritti dei visitatori vengono dopo.

Ecco perché bisogna fermarli. Dell’insensibilità del sindaco Italia non ci meravigliamo affatto, considerate le panzane che ha dichiarato a La Sicilia il 5 maggio dello scorso anno (“Università e imprese di primo piano hanno presentato prototipi di copertura dell’impianto scenico”. Chi li ha visti?) e successivamente.

Ci manca solo che a qualcuno venga in testa di chiedere l’installazione di un bel dehor con vista cavea per “valorizzare” il Temenite.

Battute a parte, resta il fatto che di fronte agli allarmi lanciati da tutti gli esperti sul rischio di compromettere con gli spettacoli pop e rock l’integrità del Teatro greco, “il signore del Vermexio” si gira dall’altra parte e continua a ripetere che se si fanno gli spettacoli classici si devono fare anche quelli musicali, costi quel che costi.

A questo punto, per dare l’idea di come la Regione Siciliana abbia a cuore l’integrità del Teatro greco, è utile riferire il balletto tra la presidente della Commissione Anfiteatri Sicilia, Angela Scaduto, e il dirigente dell’Assessorato ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato.

La prima dice che “su Siracusa c’è stata la massima attenzione e cautela, ad ottobre il dottor Mamo, direttore del Parco Archeologico, ha evidenziato delle criticità e per questo abbiamo deciso di fermarci in attesa di accertamenti.” Era il 22 ottobre dello scorso anno.

Non è difficile immaginare ciò che il direttore Mamo ha fatto presente: signori della commissione il Teatro greco è, a detta degli esperti, fragile e sovraccaricarlo di altri spettacoli e di altre migliaia di spettatori è un rischio.

La commissione a questo punto si ferma “in attesa degli accertamenti”. Ma per quanti giorni si ferma? Per soli sei giorni!

L’assessorato ai Beni culturali, anzichè disporre i richiesti accertamenti prima di far autorizzare gli spettacoli, in una nota del 28 ottobre, secondo quanto riferisce Il Fatto Quotidiano, scrive “di non ritenere opportuno sospendere, in attesa di questi esiti, l’assegnazione dei concerti.”

Dunque prima gli spettacoli e poi (quando ?) gli accertamenti sulla fragilità del teatro.

In sei giorni la Regione Siciliana ha archiviato le criticità esposte dal direttore del Parco Archeologico e non ha avuto alcun dubbio nel dare via libera agli spettacoli.

E poi dicono che la burocrazia regionale è lenta. L’acquisizione degli atti consentirà di far luce sul “dialogo” tra la commissione Anfiteatri Sicilia e l’assessorato ai Beni culturali.

Quest’ultimo ha annunciato che è “partita una campagna di indagine sul teatro, utilizzando moderne tecnologie e i migliori professionisti del settore”.

Fino a ieri non ne sapeva niente nessuno e per una questione di trasparenza la Regione dovrebbe dire quando è stata istituita la commissione e da chi è formata”.

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