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Cemento in zona F a Brucoli, il Comitato Salvare Augusta: “Si revochi la delibera per un nuovo insediamento turistico-commerciale”

Cemento in zona F a Brucoli, il Comitato Salvare Augusta: "Si revochi la delibera per un nuovo insediamento turistico-commerciale"

Ignorata la richiesta di moratoria formulata nel mese di maggio dai cittadini e le associazioni

Nuovo insediamento turistico-commerciale a Brucoli in zona di interesse generale.

Lo schema di convenzione urbanistica per il rilascio del permesso a costruire è stato approvato dalla giunta munucipale di Augusta su proposta del responsabile del V Settore Pianificazione del Territorio.

Ne da notizia il Comitato Salvare Augusta di cui Natura Sicula fa parte: “In un‟area estesa un ettaro  di contrada Bongiovanni, in prossimità del fiordo e del complesso rupestre “Pantàkias-Gisira” – riferisce – il progetto prevede la realizzazione di ben 3.136 metri cubi con sei unità immobiliari, divise tra strutture commerciali e ricettive (case vacanza) con annesso parcheggio.

L‟intervento edilizio – prosegue la nota – ricade in una zona di paesaggio agrario che il Prg “Calandra” vincolata alla realizzazione di
attrezzature pubbliche per la residenza (zona F – sottozona f “attrezzature per la residenza”), escludendo tuttavia
l‟edificabilità per buona parte di essa.

In quest‟area è inoltre vietato ogni intervento di trasformazione e movimentazione terra, trattandosi di una porzione di territorio che il piano paesaggistico assoggetta a vincolo di tutela 2 e dichiarata di notevole interesse pubblico dalla Regione siciliana già nel 2008.

L‟amministrazione  – prosegue la nota – ha scelto d‟ignorare la richiesta di moratoria che era stata formulata nel mese di maggio dai cittadini e le associazioni del coordinamento civico “Salvare Augusta”, con la quale si chiedeva di sospendere il rilascio di nuovi permessi alla realizzazione di interventi edilizi nelle zone di interesse comune, nell‟attesa che il Comune si doti del Piano Urbanistico Generale”.

Da qui l’invito rivolto al sindaco e alla giunta a revocare la delibera: “Ci riserviamo – conclude il comitatodi promuovere tutte le opportune iniziative e azioni legali per scongiurare l‟aggravarsi di un irreversibile consumo di suolo a danno del paesaggio, dell‟ambiente e della qualità di vita dei cittadini”.

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