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un arresto

Bunker sotterraneo in una casa di campagna per la coltivazione e l’essiccazione della marijuana VIDEO

Sequestrate 119 piante già fiorite e pronte per la raccolta e 75 chili di stupefacente in fase di essiccazione

Avevano realizzato un bunker sotterraneo in una casa nelle campagne di Francofinte per la coltivare ed essiccare la marijuana.

La scoperta è stata fatta da agenti del Commissariato di Lentini, nel corso di una perquisizione: i poliziotti, dopo essere entrati nella proprietà, hanno notato, nei pressi di una dependance, alcuni semi, parte dei quali già germogliati
all’interno di un vassoio.

Da qui la perquisizione con l’ausilio di unità cinofile che ha consentito di scoprire che nel bagno esterno alla casa vi era un piatto doccia che, appositamente azionato da un pulsante, permetteva di scendere ad un locale sotterraneo.

Entrati in questa sorta di bunker, gli investigatori si sono trovati davanti tre vani: uno più piccolo ricavato da un container in metallo, attrezzato con un impianto di irrigazione e lampade per la coltivazione della marijuana, con 119 piante già fiorite e pronte per la raccolta.

Negli altri vani vi erano numerosi chili di sostanza stupefacente lasciata ad essiccare per un peso complessivo di 75 chilogrammi.

L’impianto, che serviva il bunker, era allacciato abusivamente alla rete elettrica.

Il proprietario della casa, un uomo di 57 anni, originario di Francofonte, già conosciuto alle forze di polizia perché accusato in passato di vari reati, tra i quali associazione mafiosa, è stato arrestato per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi per fare piena luce sulla rete di fiancheggiatori e di narcotrafficanti legati alla serra sotterranea.

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