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Autonomia di Cassibile, le ragioni della battaglia per l’autogoverno

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Salvo Baio, esponente del Pd, mette a confronto le esigenze della comunità cassibilese con quelle del Comune capoluogo

Autonomia di Cassibile: un tema che affonda le sue radici lontane nel tempo ma che conserva sempre la sua attualità, visto che un movimento continua a portare avanti le proprie istanze.

Nella nota che segue a firma di Salvo Baio l’analisi della questione e l’invito finale rivolto al Comune di Siracusa ad affrontarla ponendosi in ascolto della comunità senza schemi pregiudiziali.

“La battaglia che da tempo i cittadini di Cassibile conducono per rivendicare l’autonomia comunale è stata avversata per varie ragioni.

Una di queste è la presunta ambizione del ceto politico locale, che spingerebbe per l’autonomia con l’obiettivo di governare il futuro comune (todos caballeros).

E’ un’obiezione debole perché non c’è nulla di male nell’aspirare ad amministrare la propria comunità nel rispetto della volontà popolare.

Un’altra ragione, detta in parole semplici, è questa: si può affidare a Cassibile il governo del territorio di Fontane Bianche? Neanche questa obiezione, per quanto rilevante, è del tutto convincente perché quel territorio è stato trascurato, secondo i cassibilesi, dal comune di Siracusa, il quale continua ad incassare i tributi pagati dai proprietari di case, di ville, di esercizi commerciali, di alberghi senza dare in cambio adeguati servizi.

C’è una terza ragione, più di fondo, che attiene al costo in termini finanziari derivante dal ricoscimento (eventuale) dell’autonomia; questa ragione va tenuta in seria considerazione, non per bloccare l’iter autonomistico, ma per incardinarlo in un contesto di compatibilità di bilancio.

Una condizione insuperabile perchè una frazione territoriale diventi Comune autonomo è infatti che abbia le entrate necessarie per dare buoni servizi alla popolazione.

Per il Movimento per l’autonomia di Cassibile (Mac) la battaglia per l’autogoverno è sorretta da valide ragioni: la popolazione di Cassibile, circa 6 mila abitanti, è molto più numerosa di quella di altri Comuni della nostra provincia.

La provenienza di questa popolazione è solo parzialmente siracusana in quanto una parte notevole dell’insediamento abitativo è stato attratto dalle iniziative di sviluppo promosse nel tempo dal marchese di Cassibile e ha origini territoriali diverse.

La distanza tra Siracusa e Cassibile è di circa 15 chilometri, tanti per una frazione territoriale.

Il Mac è convinto che la stragrande maggioranza, se non la (quasi) totalità, delle persone che vivono a Cassibile si pronuncerebbe a favore dell’ autonomia in caso di referendum, che però potrebbe prevedere che a pronunciarsi siano anche i cittadini di Siracusa.

Il più spinoso motivo del contendere è il flusso finanziario derivante, come detto, dalle tasse pagate dai proprietari di case di Fontane Bianche e dagli esercenti commerciali di cui il Comune di Siracusa non si vuole, ovviamente, privare.

Il percorso autonomistico è lastricato di ostacoli e di ostilità politiche, prima fra tutte la contrarietà del Comune di Siracusa.

Personalmente ritengo che l’annosa questione debba essere affrontata con ragionevolezza e disponibilità all’ascolto, evitando il muro contro muro.

La buona politica è tale se dirige i movimenti popolari, li orienta senza demagogia e non li ostacola sulla base di schemi pregiudiziali”.

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