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Atti persecutori contro Mirella Abela: Marcus Pota rinviato a giudizio

atti persecutori

La prima udienza del processo è stata fissata al 23 marzo 2024

Prima svolta nel caso della morte della giovane siracusana Valeria Pandolfo. Il suo compagno, Marcus Pota è stato rinviato a giudizio per atti persecutori nei confronti dellamadre di lei, Mirella Abela.

Lo ha deciso il tribunale di Siracusa, accogliendo la richiesta della Procura. La prima udienza è stata fissata al 23 marzo 2024.

Marcus Pota è accusato di aver sottoposto Mirella Abela a continue molestie e minacce audio e video e per averla inserita in chat a sfondo sessuale istigando gli altri a scagliarsi contro di lei.

Ma aldilà di quello che sarà il percorso processuale per stalking, c’è ancora da fare chiarezza sulla morte di Valeria.

La famiglia si è opposta alla richiesta di archiviazione:non sa ancora con certezza  come e quando Valeria è morta.

Mamma Mirella, che ha denunciato Marcus per istigazione al suicidio,è certa che altre donne siano cadute nella rete d Marcus e più volte, durantre le trasmissioni di “Chi l’ha visto?” che si sono occupate del caso, ha ricolto un appello a quante possano essere state sottoposte dall’uomo allo stesso “trattamento”.

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