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Alberature in via Tisia, L&C: “Nel progetto definitivo c’erano gli alberi ad alto fusto, poi spariti in quello esecutivo”

Alberature in via Tisia, L&C: "Nel progetto definitivo c'erano gli alberi ad alto fusto, poi spariti in quello esecutivo"

Il presidente Gradenigo lamenta il silenzio dell’amministrazione rispetto alla proposta e alla richiesta di incontro con il Cenaco

Tutto tace sulla proposta di grande alberature in via Tisia/Pitia dove è in corso un importante intervento di riqualificazione nell’ambito del bando delle periferie.

A lamentare il mancato riscontro è l’autore della proposta, Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione ed ex assessore della giunta comunale.

“Dopo mesi di lavoro, proposte e iniziative per chiedere la messa a dimora di alberature da ombra e trascorso quasi un mese dalla proposta di integrazione formale del progetto – riferisce – registriamo l’assenza di riscontro da parte di sindaco e amministrazione alla richiesta di incontro con il Cenaco”.

Gradenigo non comprende il perché di tanto silenzio e il rifiuto sulla realizzazione di un doppio viale alberato.

“Com’è possibile – chiede – affermare oggi che gli alberi da ombra posti ai lati della carreggiata sono irrealizzabili e inconciliabili con la natura e finalità del progetto in corso di realizzazione quando proprio il progetto definitivo prevedeva alberi ad alto fusto a destra e a sinistra della strada al fine di ombreggiare stalli per il parcheggio e marciapiedi ?

Il progetto esecutivo invece – prosegue – ha tolto gli alberi dai marciapiedi e li ha sostituiti con gli aranci amari lungo lo spartitraffico.

Se queste modifiche non sono state considerate sostanziali – chiede Gradenigo – perché lo stesso non può valere per rimetterli ai lati della carreggiata a 4 metri dai prospetti degli edifici?

Il tempo per poter intervenire non è terminato – conclude – la spesa per la realizzazione delle buche e l’acquisto delle piante ( Platani, Bagolari) sono facilmente reperibili tra le somme a disposizione o recuperabili dalle economie derivate dal minor numero di alberi necessari e dalla rimozione del verde lungo lo spartitraffico”.

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