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Accesso agli atti difficile al Comune di Siracusa. Cavallaro (FdI): “Sembra un bunker”

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“La mancanza di protocollo automatico digitale sulla posta certificata in entrata, attivo in tantissimi enti pubblici – denuncia – è l’ulteriore mancanza di attenzione verso i cittadini”

“Il Comune di Siracusa sembra un bunker. La carenza di personale non può giustificare le modalità ed i ritardi con cui vengono trattate le pratiche di accesso agli atti”.
A puntare l’indice Paolo Cavallaro, Presidente Circolo Aretusa di Fratelli d’Italia
“Sono stato costretto più volte a sollecitare, persino scrivendo alla pec istituzionale del sindaco – dice Cavallaro – le istanze presentate come avvocato e come dirigente di Fratelli d’Italia.
Non si può tutto giustificare con il carico di lavoro di questo o quel dipendente o dirigente, essendo evidente la carenza di direzione e/o di controllo da parte del Sindaco e degli assessori, che, dovrebbero dare precise direttive agli uffici perché il palazzo venga percepito dai cittadini in modo assolutamente trasparente.
Viene facile pensare – aggiunge – che alcune mancate o ritardate risposte siano funzionali a limitare il diritto di critica delle opposizioni politiche, piuttosto che la conseguenza dei carichi di lavoro, sempre tirati in ballo come scusanti valide per tutte le stagioni”.
Cavallaro porta ad esempio la richoesta di accesso agli atti sul verde per conoscere il numero di alberi piantati per ogni bimbo nato, come prevede la legge 113 / 1992.
“L’assenza di un protocollo automatico digitale sulla posta certificata in entrata, attivo in tantissimi enti pubblici – denuncia – è l’ulteriore mancanza di attenzione verso i cittadini”.

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