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Zona industriale, il dibattito s’infiamma tra Pnrr e richiesta di apertura di un tavolo ministeriale

isab

Prese di posizione dell’imprenditore Gaetano Cutrufo e di ArticoloUno

Si susseguono gli interventi e le prese di posizione sull’allarme lanciato da più parti, a cominciare dal governo regionale, sul futuro della zona industriale di Siracusa.
“Il polo petrolchimico siracusano non può restare fuori dal Pnrr nazionale – dice l’imprenditore siracusano Gaetano Cutrufo – I parlamentari siciliani facciano fronte comune per chiedere al Governo Nazionale l’inserimento del polo siciliano tra i soggetti da finanziare per affrontare il percorso di riconversione verso la transizione energetica.
Il Petrolchimico – aggiunge – non ha alternative e, in questo momento di difficoltà complessiva, proporre l’area di crisi industriale complessa diventa l’unica strada, per problemi che esistono da anni.
Se in queste ore la politica non riesce a diventare sintesi tra i soggetti in campo, garantendo un futuro per i siracusani e per la Sicilia intera – conclude Cutrufo –  si rischia di compromettere seriamente il futuro per centinaia di famiglie”.
“Non bisogna nascondere la polvere sotto il tappeto – dichiarano Pippo Zappulla e Antonino Landro rispettivamente segretario regionale e provinciale di ArticoloUno –  il  futuro della zona industriale di Siracusa senza novità importanti da incerto rischia di  passare a sicura morte.
“Il processo della riconversione sostenibile e della transizione energetica in un’area con alcune strategiche raffinerie non si realizza – spiegano Zappulla e Landro – solo  con l’area di crisi né inseguendo risorse del Pnrr di cui si conoscono già i criteri selettivi, ma pretendendo dal Governo Regionale e da quello  Centrale  che si apra un tavolo nazionale con le Imprese e le forze sociali per selezionare i progetti concreti e individuare le fonti per cofinanziare la realizzare dei progetti”.
Zappulla e Landro richiamano quanti a vario titolo rappresentano la Lega a Siracusa e in Sicilia: “Dimenticano, infatti, che loro stanno al Governo Regionale e che il Ministro competente è uno dei massimi esponenti della Lega. Quindi meno strumentalizzazioni e più concrete azioni per salvare la nostra area industriale”.
Arti1, condividendo l’appello del sindacato e della Cgil, si dichiara disponibile a sostenere la mobilitazione del sindacato e dei lavoratori.

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