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Violenza di genere: Comune e Centri Anti Violenza sottoscrivono il Protocollo “Codice rosso”

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L’obiettivo è quello di di implementare il sistema di rete territoriale, ottimizzare risorse ed energie, migliorare la qualità delle risposte offerte dai servizi

Il Comune di Siracusa e i Centri Anti Violenza del territorio hanno  sottoscritto un Protocollo, denominato “Codice Rosso”, per contrastare la violenza di genere.

La violenza contro le donne è un fenomeno non solo diffuso ma in continua crescita, come dimostrano i fatti di cronaca.

Da qui la necessità di implementare il sistema di rete territoriale, ottimizzare risorse ed energie, migliorare la qualità delle risposte offerte dai servizi interessati anche attraverso la condivisione di procedure operative in grado di rendere più efficaci le misure di contrasto alla violenza e la realizzazione di percorsi di uscita dalla violenza.

Hanno aderito al Protocollo il Comune di Siracusa, rappresentato dalla Polizia Municipale e dal Settore Politiche
Sociali e due Centri antiviolenza (Ipazia e La Nereide).

La Polizia Municipale si impegna a svolgere attività di prevenzione sul territorio, di collaborazione con le
Forze dell’Ordine cittadine per l’ascolto delle donne che decidano di sporgere denuncia, ad intervenire e collaborare nell’affrontare le situazioni di emergenza che si presentino.

Il Settore Politiche Sociali si impegna a provvedere, laddove se ne ravvisi la necessità, con l’eventuale intervento dei
Centri Anti Violenza, al collocamento della donna vittima di violenza, con o senza figli/e minori, nelle strutture di accoglienza.

I Centri Anti Violenza si impegnano ad assicurare i servizi di pronto intervento, di accoglienza, gli sportelli di ascolto, orientamento e sostegno in armonia con le indicazioni regionali e la normativa vigente, mediante la realizzazione della “stanza rosa”.

Si impegnano, inoltre, a promuovere interventi di accompagnamento legale e psicologico, finalizzati all’autonomia delle donne e a svolgere costante attività di monitoraggio e di analisi del fenomeno.

Il Protocollo potrà estendersi all’adesione di eventuali altri soggetti, pubblici e/o privati che abbiano i requisiti, siano specificamente formati ed accreditati e possano fornire il proprio qualificato supporto al fine di rafforzare
ulteriormente l’azione congiunta per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere.

Il Protocollo ha la durata di tre anni, prorogabili per ulteriori tre anni.

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