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sesto pacchetto di sanzioni

Via libera all’embargo al petrolio russo via mare, la zona industriale siracusana spalle al muro

Via libera all'embargo al petrolio russo via mare, la zona industriale siracusana spalle al muro

Oggi, intanto, tavolo tecnico governativo con la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde

I capi di Stato e di Governo dell’Unione europea hanno raggiunto l’accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. L’embargo al petrolio russo ha ottenuto il via libera ma riguarderà solo il greggio che arriva via mare.

Resta fuori dal bando l’oleodotto Druzhba, che rifornisce l’Ungheria ma anche Germania e Polonia. Così come ha ottenuto una deroga di 18 mesi la Repubblica Ceca. Per tutti gli altri il divieto sarà in vigore entro fine 2022, fra sei mesi.

Una decisione, quella dell’emgargo del petrolio via mare, che fa tremare Isab Lukoil e l’intera zona industriale siracusana per il rischio che sembra diventare sempre più concreto della chiusura con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.

Nelle scorse settimane, paventando quello che poteva accadere in tanti, a cominciare dai sindacati, avevano invocato la mobilitazione generale.

Oggi, intanto, alle 15.30, tavolo tecnico governativo, chiesto dai parlamentari del M5S,.dedicato alla zona industriale di Siracusa con la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde.

Saranno collegati da remoto l’assessore regionale alle Attività Produttive, Confindustria Sicilia e Siracusa, i rappresentanti delle aziende che operano nel triangolo industriale, i sindaci di Priolo, Melilli ed Augusta ed i sindacati.

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