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Verso le elezioni a Siracusa, Garozzo: “Nessuno tocchi la Camera di Commercio. No al decreto di Schifani”

garozzo

A lanciare l’allarme è stata l’associaizone “Territorio protagonista 2016″

“Faccio mie le osservazioni e le perplessità lamentate da “Territorio protagonista 2016″, un’associazione nata dal basso e che da sempre ha lavorato a difesa del ruolo e dell’autonomia della Camera di Commercio di Siracusa”.

Ad intervenire è Giancarlo Garozzo, candidato a sindaco di Siracusa.

“Da troppo tempo ormai – dichiara – l’Ente Camerale non ottempera in maniera esaustiva al suo compito primario.

La recente sentenza emessa dal Cga di Palermo torna a ridare dignità e ruolo alle Camere di Commercio siciliane rigettando quella governance del Sud-Est che quasi nulla ha prodotto.

È da scongiurare – intima Garozzo – però, in maniera decisa, – qualora sia vero – questo possibile decreto del
presidente della Regione, Schifani, che interromperebbe il percorso avviato a livello nazionale dalla politica locale a tutela della Camera di Commercio.

Personalmente – riferisce – attraverso una serie di interlocuzioni romane, ho lavorato, in questi anni, a sostegno di questo ente che ritengo importante per l’economia del territorio.

Adesso è il momento di fare fronte comune e il mio invito è rivolto a tutti i nostri deputati regionali, senza alcuna distinzione di colore politico.

Devono essere loro a verificare l’attendibilità di questa indiscrezione che sta correndo e, nel caso fosse veritiera, lavorare insieme perché Schifani desista da questa idea.

Stessa cosa suggerisco al centro-destra locale – aggiunge – che non può restare passivo in questa partita, ma farsi promotore della difesa – soprattutto degli interessi – di tutte quelle associazioni produttive che aderiscono alla Camera di Commercio di Siracusa e che da troppi anni non hanno un riscontro puntuale e preciso dell’attività dello stesso Ente.

Sostenerne il rilancio della Camera di Commercio, non accettando che Schifani possa soltanto pensare di
svilire i territori – conclude Garozzo – è un compito che ognuno di noi deve assolvere a difesa della nostra città e della storia delle nostre aziende produttive”.

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