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Vendita Lukoil, Alosi (Cgil): “”Si monitorino i programmi di investimento del nuovo acquirente”

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Il segretario generale della Cgil reclama una fase di confronto e di ascolto con il territorio

“Il Governo si affretti ad esercitare senza alcun tentennamento le prerogative contenute nella normativa del golden power o, in alternativa, eserciti il diritto all’amministrazione pubblica temporanea e controllata e salvaguardi così l’assetto occupazionale e produttivo della Lukoil”

A sollecitarlo è il segretario generale della Cgil siracusana, Roberto Alosi che aggiunge rivolgendosi sempre al Governo: “Detti specifiche condizioni di acquisto e ponga stringenti prescrizioni nell’ottica di una politica industriale che garantisca sicurezza sociale, salute, sostenibilità economica e ambientale.

Monitori i programmi di investimento del nuovo acquirente e/o dei nuovi acquirenti della Lukoil – prosegue – e valuti con attenzione il grado di affidabilità nella direzione del perseguimento dell’ineludibile obiettivo di avviare la fase di una giusta transizione ecologica ed energetica capace di guardare con fiducia al futuro e di implementare e riqualificare l’occupazione.

Lo scenario congiunturale e geopolitico – ammonisce il segretario della Cgil – non ammette errori di valutazione né l’assenza di altri attori pubblici e delle forze sociali coinvolti.

Si avvii una fase di confronto e di ascolto con il territorio, con i sindacati, con le istituzioni locali, con le comunità coinvolte perché la sorte industriale di questo territorio non può essere più giocata sulla pelle dei lavoratori, dei cittadini, delle comunità, della salute e dell’ambiente.

Una trasformazione e rigenerazione industriale – sottolinea – è sempre più vicina, possibile e praticabile a partire dalle bonifiche necessarie a riqualificare le aree dismesse e a renderle attrattive per nuove filiere produttive green, funzionali anche all’approvvigionamento della infrastrutturazione necessaria per la produzione di energie rinnovabili.

Oggi si aprono scenari importanti per il futuro assetto industriale dell’;intero polo petrolchimico di Siracusa in grado di segnare una demarcazione netta fra un prima e un dopo”.

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