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Una passeggiata al “Bosco della Contessa”

di Marco Monterosso
bosco della contessa

Se questa estate volete fare una passeggiata all’interno di uno dei boschi del demanio forestale siciliano vi consiglio di fare un salto al “Bosco della Contessa” tra Buscemi e Buccheri. Il toponimo deriva probabilmente da una delle consorti dei Requesenz che nel 1559 ottennero il titolo di conti di Buscemi

All’interno dell’area boschiva si trovano due rifugi uno denominato Case San Bartolo l’altro Case della Contessa.

Il primo è così chiamato perché in passato faceva parte dei beni della chiesa di San Bartolomeo di Buscemi, andata distrutta dal terremoto del 1693.Una passeggiata al “Bosco della Contessa”

In realtà sia i due rifugi che lo stesso bosco sono frutto di interventi recenti, il bosco fu infatti impiantato negli anni Settanta dall’Azienda Foreste Demaniali mentre i due rifugi sono stati riedificati sin dalle fondamenta, nell’ultimo ventennio.

Nonostante sia un bosco artificiale, composto da diverse varietà di pini, l’area vede la presenza del leccio, della roverella, del cerro, del castagno e ampi tratti di macchia mediterranea con numerose altre specie autoctone.

Una passeggiata al “Bosco della Contessa”

Il percorso che si sviluppa con un itinerario “ad anello”, che consente cioè di ritornare all’ingresso senza dover ripercorrere lo stesso tracciato, è pianeggiante e quindi adatto a tutti.

Raggiungendo il monte Contessa oltre 900 mt di quota anche ad agosto si può agevolmente camminare senza sudare troppo.

Si attraversano tra l’altro lunghi tratti in ombra ma è sempre consigliabile indossare un cappellino e avere con se acqua sufficiente.

Una passeggiata al “Bosco della Contessa”

La lunghezza del sentiero è di circa 6 km e si percorre agevolmente in circa 1 ora e mezza ma se volete potete fermarvi anche a fare uno spuntino in uno dei due rifugi.

Qui troverete punti barbecue, tavoli con panche e punti acqua, seppur i cartelli presenti indicano che si tratta di “acqua non potabile”.

Alle Case della Contessa è presente una base di atterraggio per gli elicotteri antincendio, vi sono custoditi i mezzi utilizzati per la gestione del bosco da parte degli operai forestali e c’è pure una piccola segheria.

Una passeggiata al “Bosco della Contessa”

Attenzione però i due rifugi non sono accessibili al pubblico e per potervi accedere occorre richiedere una autorizzazione al Dipartimento Regionale dello sviluppo rurale e territoriale.

Questo in realtà è un problema comune a gran parte delle strutture delle nostre aree forestali demaniali che infatti non riescono ad inserirsi nei circuiti del turismo naturalistico.

Nel 2025 il Club Alpino Italiano (CAI) Sicilia ha dato il via all’iniziativa “Rifugi aperti e gestiti anche in Sicilia” con sit-in simultanei in alcuni rifugi dell’Isola.

L’obiettivo del progetto è duplice: incoraggiare un turismo sostenibile e favorire l’educazione ambientale, trasformando i rifugi in presidi per la sicurezza e il riparo temporaneo.

di Marco Monterosso

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