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Siracusa, assemblea dei metalmeccanici: Fiom, Fim e Uilm non escludono uno sciopero generale

Siracusa, assemblea dei metalmeccanici: Fiom, Fim e Uilm non escludono uno sciopero generale

Tutela dei diritti e del posto di lavoro nei cambi appalto: queste le priorità

Assemblea dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. La riunione ha interessato in particolare i lavoratori degli appalti dell’area Isab Lukoil. “Gli appalti metalmeccanici nel settore petrolchimico rappresentano una parte fondamentale del lavoro in un settore strategico per il Paese come quello dell’energia – spiegano i segretari provinciali delle categorie Antonio Recano, Angelo Sardella e Santo Genovese – Un comparto frammentato in cui non si è mai affermata una logica di settore e di filiera, nella quale affrontare la competizione sul terreno della qualità dei processi produttivi, del riconoscimento dei diritti. Piuttosto si è puntato sulla riduzione dei costi che ha prodotto un aumento della precarietà e la graduale riduzione dei diritti”.

I segretari di Fiom, Fim e Uilm hanno posto l’attenzione su quello che potrebbe accadere con lo sblocco dei licenziamenti in un comparto che ha pagato pesantemente la crisi in termini di perdita di occupazione e con un massiccio utilizzo di ammortizzatori sociali.

Si è parlato anche della crescente difficoltà a garantire la continuità occupazionale nei cambi di appalto, ma anche della necessità di politiche industriali “che accompagnino il territorio e il lavoro attraverso processi che tengano insieme le ragioni della sostenibilità ambientale e dell’occupazione.

I metalmeccanici sono di fronte ad un bivio: dispiegare le proprie forze per difendere il lavoro e l’economia di un territorio o subire supinamente un processo di transizione che produrrà desertificazione industriale, disoccupazione e disagio sociale.

E’ questione di legittima difesa:  il 6 luglio, nell’ambito di un’iniziativa di sciopero nazionale, noi faremo la nostra parte per affermare che i lavoratori degli appalti non si rassegnano ad un futuro di disoccupazione e disagio sociale e intendono lottare fino in fondo per difendere il proprio futuro. Un percorso che partirà il 6 luglio e che servirà anche a costruire le condizioni di uno sciopero generale che come metalmeccanici riteniamo ormai non più rinviabile”.

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