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Seduta straordinaria della IV Commissione Ambiente dell’Ars riunita ad Augusta

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E’ emersa la necessità di programmare norme e strumenti finanziari adeguati per tutelare l’ambiente e della salute dei cittadini

La IV Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, presiduta da Giuseppe Carta, oggi riunita ad Augusta per discutere di quanto accaduto nell’area Aerca in occasione dell’incendio Ecomac.

Hanno partecipato alla seduta parlamentari regionali, il Prefetto di Siracusa, l’Assessore regionale acqua e rifiuti e al Territorio e Ambiente, il presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, i sindaci dei comuni dell’area AERCA, i vertici di Arpa Sicilia, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e dell’Asp di Siracusae le associazioni ambientaliste.

E’ emersa da più parti la necessità di programmare azioni adeguate a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini con norme e strumenti finanziari adeguati.

Tutto cià per evitare quanto accaduto in quest’occasione di disallinamenti nelle informazioni e nelle comunicazioni tra i Comuni e le altre istituzioni.

“La presenza della deputazione, dei sindaci dei comuni coinvolti e delle altre istituzioni – ha dichiarato Tiziano Spada, segretario della Commissione e sindaco di Solarino –  è segno della volontà della politica di pervenire a una soluzione per affrontare le problematiche che riguardano l’ambiente.

I comuni – ha aggiunto – devono beneficiare di risorse e strumenti per combattere le difficoltà: in questo senso, deve essere la Regione a impegnarsi.

La deputazione nazionale, invece – ha proseguito –  deve attivarsi per normare alcuni inquinanti come le diossine, che oggi non sono disciplinate.

Le comunità che risiedono nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale hanno bisogno di misure reali che permettano di migliorare la qualità della vita.

Riguardo l’Arpa – ha concluso Spada – bisogna potenziare la strumentazione a disposizione per rilevare in tempo reale lo stato di qualità dell’aria. Serve anche lavorare in sinergia per scongiurare ulteriori ripercussioni sul territorio di eventi molto negativi, prospettando da subito soluzioni nuove e concrete per aumentare il livello di sicurezza ambientale”.

“La crisi ambientale dovuta all’incendio Ecomac ha mostrato tutti i limiti dell’attuale sistema di controllo e coordinamento delle emergenze”. A dirlo il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro.

“Sono mancate decisioni e comunicazioni tempestive, con la popolazione ed i sindaci abbandonati a loro stessi, sotto ad una nuvola nera ed a volumi di diossina che solo giorni dopo abbiamo saputo essere molto sopra soglia”.

Da qui la richiesta di istitituzione di una unità di crisi permanente e immediatamente attivabile, “con tutti i rappresentanti che, per compiti e ruoli istituzionali, devono subito interfacciarsi con i cittadini, i sindaci ed i media locali, davanti ad una potenziale crisi ambientale”

“Questo governo regionale – ha poi aggiunto – deve anche ripensare il sistema delle autorizzazioni a simili impianti di trattamento rifiuti che non possono sorgere nei pressi di centri abitati o stabilimenti produttivi ad alto rischio, come quelli della zona industriale siracusana.

Gilistro ha inoltre chiesto all’assessore regionale ai Servizi, Colianni, di “potenziare i sistemi di monitoraggio, di valutare screening di suolo, aria e falde acquifere in tutti i centri del siracusano investiti dalla nube nera e dalla ricaduta di diossine e furani; ma soprattutto di indagare sulle conseguenze sanitarie, immediate ed a lungo termine, su lavoratori esposti e cittadini”.

“Una fidejussione bancaria obbligatoria per risarcire le popolazioni in caso di danni ambientali o mancato rispetto delle regole. Questa la clausola che bisognerebbe inserire prima di rilasciare autorizzazioni e che andrebbe fatta con la massima immediatezza”.  A dirlo è il deputato regionale Dc Carlo Auteri.

l deputato Ars ha espresso però forte rammarico per l’assenza dei parlamentari nazionali visto che “le autorizzazioni degli impianti importanti vengono rilasciate dal Governo nazionale e non dalla politica regionale.

Il deputato ha infine avanzato proposte per una gestione più efficace dell’emergenza ambientale, non solo legato alla fidejussione ma anche più mezzi e competenze ai sindaci: “Non è possibile che si proceda alla chiusura arbitraria delle attività industriali in base, letteralmente, a come giri il vento. Serve una cabina di regia che coordini i Comuni e un ampliamento dell’area Aerca”.

Ribatte ad alcune affermazioni il deputato nazionale di FdI, Luca Cannata: “Alcune recenti affermazioni apparse nel dibattito regionale sono scorrette – sottolinea il parlamentare – le autorizzazioni ambientali non sono rilasciate dallo Stato, ma dalla Regione Siciliana, secondo procedure pubbliche e trasparenti. È il caso del D.D.S. n. 1092/2020, atto ufficiale accessibile a tutti.

Quanto alla diossina, esistono già norme europee pienamente operative nel nostro ordinamento. Non si tratta di rincorrere nuove leggi per evitare responsabilità, ma di applicare bene quelle che ci sono.

Servono più controlli, più trasparenza, e soprattutto un migliore coordinamento tra enti.

L’incendio recente – ha concluso – ha mostrato le fragilità del sistema: “ritardi comunicativi, lentezza della provincia nel coordinamento locale, interventi e analisi dell’Asp poco puntuali”

 

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