Questo progetto, presentato in Procura, è attivo dal 2019 nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale di Siracusa
Il sistema NOSE (Network for Odour SEnsitiviy), che permette una sorveglianza innovativa ed in tempo reale delle pressioni antropiche e che consente di registrare le molestie olfattive, presentato oggi da Arpa Sicilia alla Procura di Siracusa.
L’app NOSE è stata progettata per raccogliere le segnalazioni dei cittadini sui miasmi percepiti, offrendo uno strumento geolocalizzato per mappare e monitorare in tempo reale i fenomeni odorigeni.
Sono oltre 5 mila i cittadini residenti nell’AERCA di Siracusa che, dall’avvio dell’app si sono registrati, inviando oltre 22.600 segnalazioni: quasi 5 mila nel 2024.
È il territorio di Augusta che registra la maggiore percentuale di distribuzione (47%), seguita da Siracusa e Melilli.
La tipologia di odore con la maggiore percentuale di diffusione sono gli idrocarburi (67%); i disturbi più riscontrati, invece, difficoltà respiratorie (26%) e irritazione alla gola (20%).
Questo progetto, già attivo dal 2019 nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) di Siracusa (Augusta, Melilli, Priolo G., Siracusa, Floridia, Solarino), si propone di aumentare la partecipazione attiva dei cittadini attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva.
“L’idea di presentare qui, in questa sede, il progetto NOSE – ha detto la procuratrice di Siracusa Sabrina Gambino, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità locale – è la dimostrazione che il nostro lavoro, che è quello dell’attività giudiziaria, ha un senso solo se compiuto in sinergia con le reti territoriali e l’Arpa Sicilia non può che essere un interlocutore preferenziale per una Procura che ha tra gli obiettivi principali quello della tutela dell’ambiente.
Riteniamo che coinvolgere tutti i cittadini nella tutela del territorio e della propria salute sia una delle poche soluzioni possibili per arrivare ad avere dei risultati positivi e tangibili”.
Il sostituto Procuratore Tommaso Pagano ha invitato le forze dell’ordine e il pubblico presente a scaricare in diretta l’app, sensibilizzando sulla diffusione e l’utilizzo dello strumento anche all’interno delle istituzioni.
Soddisfazione espressa dal direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino:“Questo incontro – ha commentato Infantino – si inserisce in un percorso virtuoso di sinergie istituzionali per il controllo e la tutela del territorio.
Una cooperazione che consente di promuovere una cultura di legalità e sostenibilità favorendo un’azione preventiva oltre che repressiva.
Un approccio – conclude – che dimostra come il lavoro condiviso tra enti diversi possa generare risultati tangibili per la comunità e per l’ambiente”.
Intanto stamane si è tenuta, alla presenza dell’Assessore regionale per il territorio e ambiente Giusy Savarino, un’audizione in IV commissione Territorio Ambiente e Mobilità sul potenziamento dell’organico Arpa per l’ampliamento delle attività per l’Aerca in provincia di Siracusa.
All’audizione, presieduta da Giuseppe Carta, hanno preso parte il prefetto di Siracusa Giovanni Signer, il dirigente regionale territorio e ambiente Patrizia Valenti, il direttore generale Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, il dirigente generale Arpa Sicilia Salvatore Caldara, il direttore tecnico Gaetano Valastro, i deputati Tiziano Spada, Carlo Gilistro e Carlo Auteri, il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare, il sindaco di Floridia Marco Carianni, il sindaco di Priolo, Pippo Gianni e il vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera.
“La nomina di una figura dirigenziale, oltre all’implementazione dell’organico di una nuova unità operativa Aerca – dichiara Carta – si è ritenuta necessaria per intensificare maggiormente l’attività di controllo in un’area così complessa come la nostra.
Si è parlato inoltre – prosegue – di monitorare anche gli impianti di trattamento rifiuti e le discariche.
Tra i temi affrontati non solo l’ambiente ma anche la salute. Serve potenziare l’ospedale di Augusta per prevenire e curare le patologie correlate all’inquinamento (come ad esempio il Centro Amianto) – conclude – seguiranno altri momenti di incontro per pianificare somme e azioni progettuali per la tutela della salute dei cittadini della provincia di Siracusa”.
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