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Saltato il sistema del tracciamento, allarme dei sindaci:” Situazione drammatica dopo l’azzeramento dei presidi in provincia”

Saltato il sistema del tracciamento, allarme dei sindaci:" Situazione drammatica dopo l'azzeramento dei presidi in provincia"

Attualmente i positivi in tutta la provincia sono circa 2.000 e ogni giorno vengono comunicati centinaia di esiti positivi da farmacie e laboratori privati

La corsa ai tamponi rapidi per le feste natalizie e il conseguenziale aumento di referti positivi trasmessi alle Asp dalle farmacie e dai laboratori privati ha fatto saltare il sistema di tracciamento anche in provincia di Siracusa.

L’Asp aretusea è in forte affanno con un ritardi di una settimana e più nel tracciamento.

Attualmente i positivi in tutta la provincia sono circa 2.000 e ogni giorno vengono comunicati centinaia di esiti positivi da farmacie e laboratori privati che non si riescono più ad essere gestiti in tempo reale con disagi sia per il personale addetto all’esecuzione dei tamponi che per gli utenti costretti a ore di fila

Soltanto al drive-in di Siracusa vengono eseguiti giornalmente circa 400 tamponi molecolari con lo stesso personale che veniva impiegato per eseguire un centinaio di tamponi al giorno.

La ragione di questa situazione è da ricercare nella decisione di centralizzare l’attività del tracciamento su Siracusa.

Fino a qualche mese fa i Comuni della zona montana come Palazzolo, Canicattini, Ferla, Cassaro, Buccheri e Buscemi, Sortino, così come Augusta, Melilli e Villasmundo e Noto potevano contare su personale medico assegnato che è poi stato destinato ad altre mansioni.

Da indiscrezioni, pare che al posto di questi medici dipendenti, con esperienza nel campo, sarebbero stati assunti degli psicologi presi da una graduatoria e assunti per soli due mesi. Quindi personale da formare in un momento in cui non si può perdere neanche un giorno e in cui la macchina sanitaria deve riprendere a marciare a pieno regime.

La situazione è diventata drammatica e i sindaci sono in fibrillazione, come ci conferma il promo cittadino di Canicattini Bagni, Marilena Miceli: “Il personale medico che c’era nei presidi e che gestiva l’esecuzione dei tamponi e il tracciamento non c’è più – dichiara – e la decisione di centralizzare l’attività su Siracusa ha determinato la situazione attuale che ci preoccupa moltissimo”.

E ad essere preoccupato, da quello che sappiamo, non è solo il sindaco di Canicattini Bagni che ha già avviato un’interlocuzione sulla questione sia con il prefetto, Giusi Scaduto, che con i vertici dell’Asp. Sul problema c’è la condivisione di tutti i sindaci della provincia.

Se prima chi risultava positivo al tampone rapido veniva contattato nell’arco di 24 ore, adesso passano anche 7 giorni per l’avvio del tracciamento con il rischio che chi non è ufficialmente certificato positivo dall’Asp con molecolare possa non rispettare l’isolamento con le prevedibili conseguenze.

“A Canicattini Bagni – aggiunge Miceli – i positivi certificati dall’Asp sono 43, ma ce ne sono molti altri che dopo tampone rapido positivo in farmacia o laboratorio non ha ancora ricevuto alcun tipo di contatto dall’Asp.

Per arginare la situazione che si è venuta a creare – annuncia il sindaco – ho chiesto l’autorizzazione ad effettuare un drive in per la giornata di domenica, dando la disponibilità dei medici di famiglia”.

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