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Report Mal’aria 2022: i dati di Siracusa su polveri sottili e biossido di azoto

Report Mal’aria 2022: i dati di Siracusa su polveri sottili e biossido di azoto

Legambiente indica i settori con le maggiori responsabilità  nel riscaldamento e nella mobilità

Il report di Legambiente “Mal’aria di città”: quanto manca alle città italiane per diventare clean cities” rivela che l’Italia è ancora lontana dalla soluzione del problema.

Nello studio si analizzano i dati delle 238 centraline per il monitoraggio dell’aria in 102 capoluoghi di provincia, tenendo conto che a novembre scorso l’Oms ha pubblicato nuove linee guida che hanno abbassato i valori limite per i principali inquinanti atmosferici: Pm 10, cioè le polveri sottili, PM 2.5, le polveri ultra sottili, biossido di azoto.

In Sicilia, Siracusa si piazza dietro le tre aree metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e più o meno a pari con Ragusa.

Questi i numeri del capoluogo aretuseo: la concentrazione media annuale di Pm10 sono di 21 microgrammi per metro cubo, quando il limite è 15; quella di PM 2.5 è 9 quando il limite è 5 ed infine quella di biossido di azoto è 15 quando il limite è 10.

Le riduzioni necessarie sono perciò rispettivamente del 27%, del 43% e del 31%.

Il report individua i settori con le maggiori responsabilità  nel riscaldamento e nella mobilità.

Tra i suggerimenti del report “Mal’aria” di Legambiente per invertire la rotta: ridisegnare lo spazio pubblico urbano seguendo lo schema delle città dei 15 minuti in cui tutto ciò che serve sta a una distanza di meno di un chilometro, con quartieri car free e strade residenziali da 30 km all’ora. Aumentare il trasporto pubblico elettrico. Rilanciare la cura del ferro (con nuovi treni con adeguamento della rete regionale). Incentivare la sharing mobility e realizzare ciclovie.

Sul fronte del riscaldamento domestico viene sollecitato un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica  con abitazioni a emissioni zero grazie alla capillare diffusione di misure strutturali per favorire il progressivo abbandono dei combustibili fossili.

 

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