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Omicidio Naima a Lentini: condanna all’ergastolo per il marito

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Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l’uomo si sentiva oppresso dalla moglie

Condanna all’ergastolo per Massimo Cannone, il tapezziere di Lentini che il 12 marzo dell’anno scorso ha ucciso con una coltellata la moglie Naima, originaria del Marocco.

Questa la sentenza emessa oggi dalla Corte d’assise di Siracusa.

L’uomo, 45 anni, è stato anche condannato a pagare una provvisionale di 160 mila euro per le parti civili: la madre della donna, tre fratelli e una zia della vittima.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Cannone si sentiva oppresso dalla moglie.

Quel giorno avrebbe approfittato della distrazione della donna che era sul letto e aveva gli auricolari, per colpirla con una coltellata mortale.

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