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Nuova regolamento della tassa di soggiorno: lettera aperta di un imprenditore

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“Tariffe adeguate a quelle delle città turisticamente italiane importanti, ma senza servizi all’altezza”

Continua a far discutere il nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno esitata dal consiglio comunale di Siracusa.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un imprenditore siracusano, Salvo Moschella, titolare di una casa vacanza.

“Il Comune di Siracusa ha deciso di rimodulare il Regolamento sulla Tassa di Soggiorno.

Da imprenditore che opera tramite una struttura ricettiva ( in particolare una Casa Vacanza ) mi permetto di segnalare quelle che , a mio avviso, sono delle anomalie e delle regole non adeguate al territorio di Siracusa.

L’Assessore Coppa ha anticipato che la Nuova Tassa Soggiorno sarà calcolata in percentuale ( tra il 2% ed il 4% ) sul costo giornaliero della camera, inoltre si è ventilata anche la possibilità di calcolare questa % anche su alcuni servizi offerti dagli operatori.

Il tutto con un tetto massimo di € 5 giornalieri per la durata di 7 giorni.

Nel caso  specifico si è adeguata la Tassa di Soggiorno di Siracusa a quella di città turisticamente importanti in Italia.

La cosa, però, assurda che non è stata presa in considerazione è la differenza di servizi offerta da città italiane all’avanguardia e quelli offerti dal Comune di Siracusa.

Mancanza di strutture cittadine ed extra urbane qualificate nel nostro territorio sono già una pesante zavorra per i turisti.

Mancanza di servizi igienici al pubblico, mancanza di segnaletica orizzontale in molte strade , mancanza di più Siti di Informazione turistica, carenza di trasporti pubblici  ma , soprattutto , l’enorme quantità di rifiuti ( soprattutto nelle aree suburbane ) che fanno da contorno alle passeggiate dei turisti mettendone a rischio salute e sicurezza stradale sono gravi mancanze che molte altre città (soprattutto al centro nord del nostro paese) non hanno e che non  giustificano una Tassa di Soggiorno alta.

Ma la cosa ancora più grave per il territorio siciliano è che questo abnorme e complesso adeguamento avviene proprio nel momento storico in cui i prezzi del trasporto aereo verso gli aeroporti siciliani è notevolmente aumentato (così come i costi del noleggio auto) rendendo molto oneroso il soggiorno nella nostra isola.

Era certamente necessario un Nuovo Regolamento (magari con adeguamenti per i soggiorni brevi) ma andava fatto in sintonia con gli operatori del settore e con una visione globale ed articolata di tutte le problematiche e, certamente, non con un aumento così drastico.

La complessità del calcolo , inoltre, non semplifica il lavoro degli operatori.

Le proteste di Confindustria e della Federazione Alberghiera sono legittime e motivate e mettono in risalto l’improvvisazione con la quale si è intervenuti in merito.

Un’ultima considerazione va fatta anche sulla capacità del Comune di implementare un adeguato controllo su queste nuove norme (l’Assessore Coppa ha evidenziato con onestà la mancanza di personale ) visto che già oggi non si è in grado di far emergere (e pagare) molte strutture operanti in maniera opaca in questo settore.

La mia , ripeto , non è una protesta ma vuole essere una critica costruttiva nella speranza che la nostra Amministrazione voglia riconsiderare questo Nuovo Regolamento alla luce di quelle che sono i ‘difetti di servizio’ de Comune del nostro territorio”.

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