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“No alla guerra” dai lavoratori metalmeccanici del Petrolchimico

"No alla guerra" dai lavoratori metalmeccanici del Petrolchimico

Si schierano con i civili ucraini nel segno della solidarietà tra i popoli

I lavoratori metalmeccanici del Petrolchimico di Priolo stanno dalla parte dei civili ucraini ed esprimono forte e chiaro il loro “no” alla guerra” con la consapevolezza – scrive il segretario provinciale della Fiom Cgil, Antonio Recano – che la solidarietà tra i popoli è l’arma più forte che possono mettere in campo”.

Recano non perde l’occasione per parlare della situazione pesante in cui vivono i lavoratori metalmeccanici e di evidenziare che “il Petrolchimico vive in questi tempi di pandemia e di guerra un insostenibile clima da caserma, dove vengono sistematicamente calpestati diritti e dignità dei lavoratori.

In un Petrolchimico soffocato dalla crisi e dall’incertezza che nasce dalla mancanza di investimenti legati al Pnrr e dai venti di guerra che soffiano sull’Europa – aggiunge – si vive una realtà fatta di vessazioni, ricatti, precarietà, che fanno scivolare i lavoratori indietro di decenni”.

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