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Mega impianto fotovoltaico tra Canicattini, Siracusa e Noto, il Tar ne sospende la realizzazione

Mega impianto fotovoltaico tra Canicattini, Siracusa e Noto, il Tar ne sospende la realizzazione

La trattazione di merito del ricorso avrà luogo nell’udienza pubblica del 22 maggio 2023

Accolto il ricorso presentato dal Comune di Canicattini Bagni e dal Comune di Siracusa e sospesa in via cautelare la realizzazione del mega impianto fotovoltaico da realizzare in 100 ettari di terreno in contrada Cavadonna, nei Comuni di Canicattini Bagni e Siracusa, e in contrada Sant’Alfano a Noto.

Così ha deciso la seconda sezione del Tar di Catania, Presidente Francesco Brugaletta, Consigliere Diego Spampinato, Relatore Salvatore Accolla, nella camera di consiglio che si è tenuta ieri, giovedì 6 ottobre.

Il Tar ha ritenuto “insufficiente” la “ponderazione dell’impatto complessivo del progetto” rispetto al Piano territoriale provinciale e rispetto al Piano energetico regionale.

Inoltre ha giudicato “carenti nella valutazione” i chiarimenti forniti dalle controparti in merito a due aspetti: la “interazione dell’opera con le circostanti aree protette” in quanto Zone speciali di conservazione; la perimetrazione del futuro Parco nazionale degli Iblei i cui atti, già inviati dalla Regione al ministero dell’Ambiente, sono considerati vincolanti anche se il procedimento è in itinere.

I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno fissato la trattazione di merito del ricorso nell’udienza pubblica del 22 maggio 2023, fermando i lavori e bocciando i provvedimenti autorizzativi Via e Vinca rilasciati dalla Regione Siciliana e dalla Soprintendenza.

Per il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, si tratta di un “importante risultato per il territorio, non certo nell’ottica di una bieca ideologia ma della corretta tutela dei nostri asset paesaggistici e territoriali in chiave culturale e turistica”.

Soddisfatto il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta:

“La decisione del Tar di Catania che sospende la realizzazione del mega impianto invasivo della Lindo – ha dichiarato Amenta – è una prima importante risposta alla salvaguardia e tutela del nostro territorio, al suo ecosistema e al vasto patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e storico del comprensorio ibleo, così come del nascituro Parco Nazionale degli Iblei.

Canicattini Bagni punta, attraverso le Comunità Energetiche, al risparmio energetico e alla produzione delle
rinnovabili, pensando all’incremento delle fonti alternative, ma non in direzione della speculazione.

L’obiettivo è quello di finanziare i Comuni, le imprese e le famiglie per piccoli impianti per la pubblica utilità con il sostegno a fondo perduto delle risorse finanziarie del Pnrr e dei Fondi europei”.

Sulla sospensiva interviene anche l’assessore alla Cultura del capoluogo, Fabio Granata: “Rappresenta  un segnale importante  per costringere tutti gli attori in campo, a iniziare dalla Regione siciliana, a mettere da parte definitivamente progetti che possano intaccare paesaggio, biodiversità, filiere di produzione agricola di qualità.

Sono progetti – spiega l’assessore – del tutto incompatibili con un patrimonio materiale e immateriale unico caratterizzato da aree naturali protette, siti di importanza comunitaria (Sic), Zone di protezione speciale (Zpc), gioielli naturalistici tra i più importanti  d’Italia.

Gli impianti fotovoltaici – conclude – si progettino nelle aree industriali, sulle discariche e sui tetti, a iniziare dagli edifici pubblici. Giù le mani dalla Bellezza!”

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