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Lukoil: le reazioni di sindacati, politica e operatori dopo la confort letter del Csf

Lukoil: le reazioni di sindacati, politica e operatori dopo la confort letter del Csf

Secondo tutti si tratta di un importante passo avanti che però deve avere un seguito e risolvere le altre vicende ancora in itinere

Accolta con fiducia la notizia dell’arrivo della Confort letter del Csf che libera la raffineria Lukoil di Priolo dalla spada di Damocle dell’embardo del petrolio russo importato via  mare dal 5 dicembre prossimo.

Ad esprimersi sono i sindacati, la politica e gli operatori.

“La comfort letter rilasciata per Isab Lukoil dal Comitato di Sicurezza Finanziaria – dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali, Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti – è una notizia che incoraggia un cauto ottimismo su uno dei fronti critici della zona industriale siracusana, ma non per questo sufficiente.

La nostra mobilitazione continua – aggiungono – affinché tutti i fronti di crisi aperti diventino centrali in una
piattaforma Siracusa che guarda ad un unico obiettivo: salvaguardia del lavoro e, con esso, dell’intera economia provinciale”.

Se non scopriamo altri inghippi e se le banche rimuoveranno rapidamente ogni ostacolo – commenta il presidente di UnionPorts, Davide Fazio – si potrebbe ricominciare a parlare di “normalità” negli assetti del polo industriale, al netto di altre vicende ancora in itinere ( caso Ias).

Come Unionports ed operatori del porto -conclude -vigileremo con molta attenzione sugli sviluppi di tutte le vicende
che mettono in difficoltà imprese e lavoro”.

“La proposta di Nicita accolta dal Mef – dicono gli esponenti del Pd, Marziano e Di Marco – ha tranquillizzato l’azienda che, seppur dal 5 dicembre prossimo non potrà acquistare petrolio russo, sarà in grado di ottenere i crediti necessari dalle banche che negli ultimi tempi avevano opposto resistenza alla concessione del credito necessario al funzionamento dello stabilimento di Priolo”.

“Si sta andando nella direzione giusta – dichiara la presidente di Assoporto Augusta, Marina Noè – noi suggeriamo
partecipazione dell’ Eni”.

L’associazione degli operatori portuali megaresi, che ha partecipato nei giorni scorsi al tavolo tecnico del Comune di Augusta, fa interviene anche sulla vicenda Ias e Priolo servizi,

“Non c’è dubbio che la magistratura debba fare luce sulle diverse eventuali inadempienze e sulle relative responsabilità, – continua Noè – ma l’impianto deve funzionare per tutte le categorie conferite e non solo per alcune.

Infatti non è possibile – conclude – assistere ad un divieto, che oggi esiste, di conferimento delle acque di lavaggio recuperate dalle bettoline che svolgono il servizio nel porto di Augusta”.

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