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Il carcere di Cavadonna come una polveriera, Fp cgil penitenziaria: “Servono 50 agenti”

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Denunciate carenze di organico e problematiche strutturali

“Carenze di organico e problematiche strutturali rendono gravissima la situazione alla casa circondariale di Cavadonna a Siracusa”.

A tornare sulla questione è Giuseppe Argentino, coordinatore provinciale Cgil  della Polizia Penitenziaria.

“I circa 650 reclusi – riferisce – mettono a dura prova il poco personale ancora in servizio.

“Sistema antincendio non perfettamente funzionante, automazione dei cancelli detentivi al blocco 20 non funzionanti, turni doppi di lavoro per il personale ivi in servizio, in spregio ad accordi sottoscritti, uffici importanti
quali la matricola, carenti di unità, il blok house presidiato a giorni alterni, mentre altri posti sono in attesa di
revisione organica, con arretrati nel controllo e distribuzione pacchi che innesca un conflitto sempre più
crescente con la popolazione detenuta.

Tutte criticità – dichiara Argentino – che, con il tempo, acuiscono un sempre maggiore malcontento nel personale e nella popolazione detenuta, senza considerare le continue aggressioni al personale o fra compagni di
detenzione.

Auspichiamo che le nuove regole d’ingaggio promulgate dall’Amministrazione Penitenziaria  possano dare quella giusta risposta istituzionale ad un sistema ormai in crisi”.

Da  qui la richiesta al Dap di integrare di almeno 50 unità l’attuale personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Cavadonna.

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