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NOTA DEI SINDACATI

Esplode il malcontento della Polizia penitenziaria della casa di reclusione di Augusta: indetto sit in per l’1 settembre

detenuto

Sotto accusa la condotta del direttore su diverse questioni, la carenza cronica di personale e le gravi deficienze strutturali

Sale di livello la protesta della Polizia penitenziaria contro la gestione della casa di reclusione di Augusta e le organizzazioni sindacali di categoria indicono per mercoledì 1 settembre un sit-in di protesta con concentramento davanti l’istituto penitenziario dalle 11 alle 14.

Tante le problematiche sollevate e più volte denunciate dai sindacati ( Osapp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl Sicilia, Cnpp Fsa, Cgil Fp) che però sinora non hanno avuto il riscontro sperato dagli organi competenti.

Una parte sono, secondo le organizzazioni sindacali, ascrivibili al direttore della casa di reclusione accusato di condotta antisindacale e di decisioni incomprensibili su diverse questioni come il giudizio annuale, missioni fuori sede, distribuzione dello straordinario solo per citarne alcune; poi viene lamentata una carenza cronica di personale che sottopone gli agenti, la cui età anagrafica si aggira in media sui 50 anni, a turni pesanti e carichi di lavoro esagerati.

A tutto ciò si aggiungono le gravi carenze strutturali della casa di reclusione dove la grave carenza d’acqua non è mai stata risolta; l’assenza della doccia interne in parecchie camere dei detenuti e l’assenza di servizi igienici in alcuni posti di servizio del personale.

“Personale ed amministrazione locale sono ormai in rotta di collisione”: si legge nella nota dei sindacati. Da qui la decisione del sit in di protesta indetto per il primo settembre annunciato in un documento di rivendicazioni inviato al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Sicilia, Cinzia Calandrino.

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