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Crisi idrica in Sicilia: arriva il vademecum delle buone pratiche per ridurre i consumi

crisi idrica

La Protezione civile comunale di Siracusa ha provveduto ad inoltrarlo ai cittadini

Stiamo vivendo la peggiore crisi idrica degli ultimi anni. in conseguenza al lungo periodo di siccità e alla rilevante riduzione delle riserve di acqua in tutta la Sicilia.

E proprio per contrastare lo spreco di acqua e gestire il consumo in modo più consapevole e sostenibile, è stato elaborato, dall’Autorità Di Bacino Del Distretto Idrografico Della Sicilia, un  vademecum, contenente suggerimenti e buone pratiche, errori da evitare, ma anche soluzioni e tecnologie per ottenere un buon risparmio idrico – e anche energetico – soprattutto in ambito residenziale.

L’obiettivo è risparmiare l’acqua potabile attaraverso un razionale utilizzo della risorsa idrica, introducendo una serie di indicazioni utili per razionalizzarne i consumi.

Basti pensare che si sprecano 30 litri di acqua se si lascia il rubinetto aperto per tre minuti mentre ci si lava i denti

La Protezione civile comunale di Siracusa ha adottato l’ordinanza commissariale, inoltrando il vademecum ai dittadini affinché la popolazione si impegni al rispetto delle prescrizioni al fine di tutelare la risorsa idrica.

Ecco i suggerimenti per evitare sprechi:

1. Controllare l’efficienza dell’impianto idrico e verificare la presenza di eventuali perdite.

2. Non fare scorrere inutilmente l’acqua.

3. Razionalizzare gli utilizzi anche in cucina, usando bacinelle per il lavaggio della verdura invece dell’acqua corrente. Attenzione anche quando si lavano i piatti a mano: tenere il rubinetto aperto significa lasciare scorrere 12 litri al minuto se non si chiude il rubinetto.

4. Scongelare gli alimenti all’aria ed in una bacinella

5. Riutilizzare l’acqua tolta dall’acquario Si può usare per annaffiare le piante e i fiori in quanto è ricca di sostanze fertilizzanti.

6. Nel caso in cui si usi la lavastoviglie, i piatti possono prima essere sciacquati con l’acqua di cottura della pasta o usata per lavare le verdure.

7. Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico.

8. Sostituire i vecchi elettrodomestici con modello a risparmio energetico.

9. Se possibile utilizzare rubinetti con sensori o comunque utilizzare dispositivi che riducono il flusso dell’acqua (valvole rompigetto).

10. Installare sciacquoni a doppio tasto. In questo modo è possibile risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno.

11. Preferire l’uso della doccia a quello della vasca da bagno. Nel primo caso si usano 40 litri d’acqua, mentre nel secondo si consumano mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua.

12. In caso di lunghi periodi di inutilizzo (es esempio quando si parte), è bene chiudere l’impianto idrico centrale.

13. Installare sistemi di raccolta per l’acqua piovana per usi non potabili (ad esempio lavaggio auto) e per innaffiare.

14. Utilizzare sistemi temporizzati per l’irrigazione a goccia o in subirrigazione, ottenendo maggiore efficienza idrica.

15. Innaffiare, se proprio è indispensabile farlo, le piante del tuo balcone o giardino, la notte (23-5). L’acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10 mila litri all’anno.

16. Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio dei veicoli privati e in ogni caso utilizzando il secchio anziché il getto continuo, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri.

17. Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali.

18. Non utilizzare l’acqua potabile per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine.

19. Recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o dell’asciugatrice e riutilizzarla per usi domestici, ad esempio per il ferro da stiro (è molto simile all’acqua distillata o demineralizzata).

20. Diversificare l’uso dell’acqua a seconda della sua qualità: tra acqua potabile, piovana, grigia e nera.

21. Utilizzare, se possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque generate dalle operazioni di igiene personale (acque grigie).

22. In giardino, effettuare operazioni sul terreno per trattenere il più possibile l’acqua.

23. Installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili. Esse possono assorbire fino al 50% di acqua piovana, riducono la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni.

24. Utilizzare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, favorendo la ricarica delle falde e mitigando l’effetto “isola di calore”.

 

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