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Concerti pop al Teatro greco, appello della Fiec per la salvaguardia: “E’ un simbolo dell’identità mediterranea ed europea”

teatro greco

Una lettera inviata al sindaco di Siracusa, al presidente della Regione e al ministro della Cultura

Anche la Fiec, Fédération Internationale des Associations d’Études Classiques, gemmazione dell’Unesco, interviene sulla querelle dei concerti pop al Teatro greco di Siracusa.

E lo fa condividendo l’appello per la salvaguardia del monumento già lanciato dalle Consulte Universitarie italiane di Filologia Classica e del Greco.

In una lettera, a firma del presidente Jesús de la Villa Polo, inviata il 4 aprile al sindaco di Siracusa, al presidente della Regione e al ministro della Cultura si legge: “Il Teatro Greco di Siracusa è un inestimabile reperto della civiltà materiale e artistica del mondo greco antico e uno dei simboli universali dell’identità mediterranea ed europea.

Per queste ragioni l’area archeologica di Siracusa, comprendente il Teatro, l’Anfiteatro, l’Altare di Ierone II e l’Orecchio di Dioniso, insieme alla Necropoli di Pantalica, figura nella lista dei beni riconosciuti dall’Unesco
come patrimonio dell’umanità.

Le riprese moderne di pièces antiche, da oltre cento anni regolarmente allestite in modo rispettoso del monumento, hanno illustrato e continuano a illustrare la città di Siracusa assicurandole notorietà e ammirazione nel mondo intero.

Ma le recenti notizie, circa il possibile impiego dell’edificio per altri spettacoli ed eventi musicali, anche di maggiore impatto e più invasivi, sono motivo di preoccupazione e suscitano allarme”.

Da qui  l’auspicio espresso dalla Fiec “che gli Enti e gli Organi di governo locale, regionale e nazionale italiano
si adoperino per assicurare la piena salvaguardia di quel bene siciliano e italiano, europeo e mondiale, che è il Teatro Greco di Siracusa”.

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