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Commissione regionale Antimafia, Riccardo Gennuso si autosospende dalla vicepresidenza

Commissione regionale Antimafia, Riccardo Gennuso si autosospende dalla vicepresidenza

La bufera è scoppiata dopo che l’altro vicepresidente, Ismaele La Vardera, ha comunicato che Gennuso risultava indagato in un procedimento per estorsione

Nella bufera la neonata Commissione regionale Antimafia: il deputato siracusano, Riccardo Gennuso, si è autosospeso dalla carica di vicepresidente.

Lo ha deciso dopo le tante roventi polemiche derivate dalla notizia sul suo presunto coinvolgimento in un procedimento penale per estorsione.

“Ho deciso di autosospendermi dalla carica di vice presidente vicario della Commissione antimafia – dichiara – per il rispetto che ho per lo stesso organismo.

Mi corre però l’obbligo di precisare la mia vicenda giudiziaria. Ho denunciato un capomafia di Palermo che risponde al nome di  Cosimo Vernengo, condannato a 9 anni” .

Sono pronto sin da lunedì – scrive Gennuso – a presentarmi davanti al pm di Palermo per rendere dichiarazioni spontanee, nell’ambito del processo che si sta celebrando da cinque anni nel capoluogo siciliano.

Sono sereno e consapevole di non avere commesso alcun reato. Se fosse stato il contrario, non avrei minimamente accettato la carica della Commissione speciale, fin dal primo giorno.

Ho denunciato due volte la mafia, quella di Siracusa e poi quella di Palermo dove mi sono presentato davanti ai giudici del tribunale, confermando le accuse. Questo clamore credo possa mettere a rischio la mia incolumità”.

A sollevare mediaticamente il caso è stato l’altro vicepresidente, Ismaele La Vardera del partito di Cateno De Luca:

In una nota aveva scritto: “Io non entro nel merito dell’accusa, perché non sarò mai giustizialista o manettaro, so che fino all’ultimo grado di giudizio Riccardo è innocente.

Però, non credo ci voglia tanto nel capire che in questo modo rischiamo di non essere un organo credibile a chi ci guarda da fuori.

Io non mi capacito del perché la maggioranza abbia permesso possa accadere una roba simile votandolo vicepresidente”.

Dopo le prime reazioni alla notizia il presidente della Commissione Cracolici si era espresso così: “Dopo l’insediamento avvenuto il 7 dicembre, e l’elezione del presidente dei due vicepresidenti e del segretario, la commissione regionale Antimafia si riunirà per la prima volta la prossima settimana.

In quella sede gli uffici della segreteria e i funzionari dovranno verificare i requisiti previsti dall’articolo 6 del regolamento della stessa Commissione che individua i casi di incompatibilità per i componenti dell’ufficio di presidenza.

Se queste notizie risultassero confermate, la sua condizione lo renderebbe incompatibile con la carica di componente dell’ufficio di presidenza della commissione”.

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