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Carenza di medici in Sicilia, disegno di legge di Gilistro

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Alla ripresa dell’attività dell’Ars, il ddl sarà uno dei primi ad essere esaminato in Commissione prima ed in Aula poi

Disegno di legge per sopperire alla carenza di medici in Sicilia depositato in commissione Santità dal deputato regionale Carlo Gilistro (M5S).

“La  situazione è grave, soprattutto nei  pronto  soccorso. I concorsi vanno deserti, il sovraccarico di lavoro, i  turni estenuanti,  lo scarso riconoscimento economico e il rischio di esposizione ad aggressioni, anche fisiche, inducono molti  giovani  medici  a  non  scegliere  la specialità dell’emergenza-urgenza.

Non migliore – prosegue – è la situazione all’interno di molti Presidi Territoriali di Emergenza, i quali troppo spesso risultano sprovvisti di medici come i casi di Pachino e Rosolini testimoniano.

In Sicilia, nei prossimi cinque anni – aggiunge – andranno in pensione circa 2.800 medici di base. È già allarme per la pediatria, con zone scoperte”.

Su questi aspetti intervengono i 5 articoli del ddl presentato da Gilistro. All’articolo 1, per fronteggiare la carenza di medici dell’assistenza primaria, si dispone che le Aziende SanitarieProvinciali collaborino con i Comuni, in cui risultino posizioni non coperte, per facilitare l’individuazione di sedi da mettere a disposizione dei medici, prevedendo  per i medici che accettano incarichi in zone rimaste carenti la priorità di scelta in fase di trasferimento.

Nell’immediato, intanto, l’articolo 2 prevede la possibilità, per i medici di base ed i pediatri collocati in quiescenza di tornare ad esercitare per un periodo limitato di due anni attraverso incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, sotto la responsabilità del titolare della struttura organizzativa aziendale.

L’articolo 3 contiene disposizioni per incentivare la permanenza nel servizio sanitario pubblico.

L’articolo 4 sancisce il carattere temporaneo delle misure e nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Alla ripresa dell’attività dell’Ars, il ddl sarà uno dei primi ad essere esaminato in Commissione prima ed in Aula poi.

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