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Bonus nozze, il Forum delle Associazioni Familiari: “Servono politiche forti e stabili e non interventi spot”

matrimoni

In provincia di Siracusa per la prima volta nella storia i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi

Servono politiche familiari forti, stabili, che sostengano davvero le coppie che decidono di sposarsi, e non aiuti spot, una tantum.

Così Salvo Sorbello, presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari intervenendo sul Bonus nozze.

“Nella nostra provincia – fa notare Sorbello – per la prima volta nella storia, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi.

I primi sono stati infatti il 55,3% del totale, rispetto al 44.7% di coloro che hanno invece scelto di celebrare il
rito in una chiesa.

Nel 2020 – aggiunge il presidente provivinciale del Forum – in tutta la provincia di Siracusa sono stati celebrati 870 matrimoni: 389 sono stati quelli religiosi, 481 i civili (con un quoziente di nuzialità di 2,2 per mille abitanti).

La differenza numerica diventa ancora più eclatante se si fa riferimento soltanto al capoluogo: dei 267 matrimoni celebrati, soltanto 109 sono stati quelli in chiesa, mentre in 158 casi sono stati preferiti i locali del Comune.

Nel 2004, sempre secondo i dati forniti dall’Istat – prosegue Sorbello – i matrimoni nell’intera provincia di Siracusa erano stati 1897, ben più del doppio rispetto a quelli dei nostri giorni con 1399 nozze celebrate davanti a un sacerdote e 498 in Comune.

Nel capoluogo poi, su un totale di 624 celebrazioni, 474 si erano svolte in una chiesa e 150 col rito civile”.

Dati che Sorbello mette in relazione con la natalità: “Sono le coppie unite in matrimonio a far nascere circa il 75% dei nuovi nati e quindi questo crollo delle nozze sta incidendo anche sulle nuove nascite.

Per far aumentare i matrimoni – ammonisce – è essenziale che i nostri giovani trovino un lavoro stabile e
dignitoso che dia  loro la possibilità di presentarsi in banca per poter autonomamente stipulare il mutuo per l’acquisto della prima casa.

Se non si interviene con strumenti strutturali – conclude Sorbello – le comunità cittadine saranno formate sempre più da anziani”.

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