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Attività commerciali in zona F ad Augusta. Natura Sicula e Legambiente: “Stop al consumo di suolo”

Attività commerciali in zona F ad Augusta. Natura Sicula e Legambiente: "Stop al consumo di suolo"

Sollecitata la redazione del Piano Urbanistico Commerciale e del Piano Urbanistico Generale

“Le zone F d’interesse generale, nel territorio comunale di Augusta, vanno preservate da ulteriori
cementificazioni per strutture commerciali”

In questa direzione Legambiente Augusta e Natura Sicula hanno fatto pervenire all’amministrazione comunale le loro osservazioni su altre due iniziative private in zona F attualmente all’esame degli uffici.

Si tratta del progetto di un centro commerciale in contrada Scardina e quello di un grande supermercato, con annesse opere di urbanizzazione, nell’area immediatamente a sud del cimitero comunale.

“Entrambi i progetti edilizi e commerciali privati – si legge nella note delle due associazioni ambientaliste – appaiono in contrasto con i vincoli urbanistici di zona F, essendo estranei alla nozione di ‘impianti e attrezzature di interesse generale’.

Per queste iniziative imprenditoriali, inoltre – viene precisato – mancano ad oggi le necessarie valutazioni ambientali nonché gli studi di impatto prescritti dalla legge e propedeutici al rilascio di qualunque autorizzazione edilizia e
commerciale”.

Peraltro la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa del 30 marzo scorso ha annullato il diniego del Comune di Augusta alla realizzazione del centro commerciale in contrada Scardina, con conseguente obbligo per l’Ente di riesaminare l’istanza.

Alla luce di tale sentenza, Legambiente Augusta e Natura Sicula invitano l’amministrazione e il consiglio
comunale all’elaborazione urgente del Piano Urbanistico Commerciale.

“Allo stesso modo – aggiungono –  appare opportuno lavorare ad un piano particolareggiato delle zone F, al fine di
pianificarvi le opere pubbliche di reale interesse generale, e in primo luogo le aree attrezzate a parco e per le attività ludiche e sportive all’aperto di cui il territorio rimane sprovvisto.

Parimenti – proseguono –  è di fondamentale importanza procedere alla redazione e all’approvazione del Piano Urbanistico Generale per ri-disegnare una città ecosostenibile che tuteli e valorizzi i suoi beni culturali e ambientali e persegua – concludono – l’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo che l’Unione Europea impone di raggiungere entro il 2050”.

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