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Accorpamento dell’istituto Verga: il “no” di docenti, genitori e istituzioni

ricorso

L’istituto comprensivo non ha il numero sufficiente di iscritti per mantenere l’autonomia

L’istituto comprensivo Verga sarà accorpato ad altre istituzioni scolastiche.

Quello che fino a novembre 2022 era un rischio, grande ma solo un rischio, è diventato una realtà con il decreto che di fatto decide per la cancellazione del Verga.

La scuola, infatti, non ce l’ha fatta a raggiungere il numero di alunni sufficiente a salvarla dalla perdita dell’autonomia e la sentenza arriva peraltro molti giorni prima della scadenza del termine delle iscrizioni.

Inevitabile la rabbia di docenti, personale scolastico tutto, e dei genitori.

Per questi ultimi il problema è di ordine pratico: vale a dire di riorganizzazione di tempi e modalità delle proprie giornate, soprattutto per coloro che hanno più figli che frequentano l’istituto.

Una valutazione diversa viene fatta dai docenti: “Questa è una sentenza sterile, vuota, che non tiene conto delle vite che si muovono dentro il nostro Istituto, ad ogni livello, in particolare degli studenti con Bisogni Educativi Speciali che perderebbero i punti di riferimento fondamentali che faticosamente hanno costruito in questi anni.

Questa sentenza – aggiungono – non tiene conto del fatto che la Legge di Bilancio del 2022 diventerà operativa con gli accorpamenti solo dall’anno scolastico 2024-2025, quando tutti gli Istituti Comprensivi di Siracusa si dovranno confrontare con il limite di 900 alunni per non perdere la propria autonomia”.

I docenti, oltre a bacchettare le istituzioni, puntano l’indice anche contro i sindacati, che, a loro dire, “in sede di decisione regionale, non hanno rappresentato degnamente i lavoratori che operano al Verga”.

Intanto il sindaco, attraverso i suoi canali social, ribadisce il proprio no all’accorpamento: “L’amministrazione comunale, così come già comunicato ufficialmente con atto di giunta, dice no all’accorpamento del Verga.

Continuiamo a sostenere le ragioni dei docenti, del personale Ata, delle famiglie e degli studenti

Una scuola autonoma è un baluardo fondamentale di civiltà nei quartieri, e deve poter avere gli strumenti per agire in collaborazione col territorio”.

 

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